La corruzione mina la credibilità delle istituzioni

«I consiglieri comunali devono stare ai nostri ordini» perché io «te pago», afferma Buzzi. Con un’aggiunta significativa: «E se non rispetti gli accordi, tu lo sai chi sono io? Lo sai da dove vengo?». A quel punto Carminati evoca il dovere del «rispetto», e il suo socio vanta la «grandissima credibilità» conquistata sul campo con simili sistemi. Un articolo di Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera.

Mafia Capitale, per i partiti non è un cancro

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Roma Capitale, incentivi a pioggia

Solamente le retribuzioni accessorie dei dirigenti, andate in orbita fra il 2001 e il 2012 passando in media da 45.640 a 88.707 euro l’anno pro capite con una impennata del 94,3%. Premiando, per giunta, pure chi avrebbe dovuto essere sanzionato: «Non risulta», sostiene il rapporto, «che a nessun dirigente sia stata negata l’erogazione della retribuzione di risultato». Un articolo di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera.

Gli sprechi dell'Urbe gridano vendetta

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Sciopero dei pizzardoni, malattia da curare

L'Urbe, già caput mundi, è l'isola dove si sono dati appuntamento gli «ultimi giapponesi» nati in un’altra era. Sembra e invece è Roma. La capitale di un Paese con milioni e milioni di disoccupati, licenziati, cassaintegrati. Nel passato a Roma chiunque abbia protestato ha avuto ragione: i tassisti contro le riforme del governo Prodi; i vigili che, dismessa la divisa, hanno bloccato il traffico in piazza Venezia; i dipendenti comunali che volevano difendere «l’indennità di presenza». Ma l’Italia del 2015 non può più permettersi caste di intoccabili. Né piccole, né grandi. Così su La Stampa Fabio Martini. 

Pizzardoni assenteisti, la goccia che ha fatto traboccare...

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