Le ambiguità del destra-centro: «pone un tema»

La grande confusione della coalizione di destra-centro

Matteo Salvini dice che non vuole togliere le sanzioni alla Russia, ma solo «porre il tema» della loro inefficacia. Giorgia Meloni giura di non voler mettere in discussione il Pnrr, ma solo «rinegoziarlo», perché può essere «perfezionato». Giuseppe Conte dice che lo scostamento di bilancio ci vuole, certo che ci vuole, e tuttavia, sia chiaro, «l’extra-deficit, come obiettivo in sé, non va perseguito, ma in un quadro serio, ragionato, prudente, autorevole di politica economica e sociale ecco che anche questo diventa uno strumento per proteggere il nostro tessuto sociale e il nostro tessuto imprenditoriale». Il commento di Francesco Cundari su LInkiesta.

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C’è un aggressore? (Putin) C’è una vittima? (l'Ucraina)

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Papa Francesco e la guerra russo-ucraina

«Papa Francesco ha definito lucidamente il conflitto “inaccettabile aggressione armata”, “guerra ripugnante”, “massacro insensato”, “invasione dell’Ucraina”, “barbarie”, “atto sacrilego”» (...) Si può sostenere che la guerra è stata scatenata da Vladimir Putin al solo scopo di impadronirsi dell'Ucraina, per ragioni imperialistiche, e si può dire, al contrario, che si tratta di una «guerra per procura» provocata dagli americani, dalla lobby delle armi e magari anche da Big Pharma (melius abundare quam deficere, dicevano i latini, molto prima di Totò); ma sostenere o alludere a entrambe le cose finisce per fare più confusione che chiarezza. Il commento di Francesco Cundari su Linkiesta.

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Da Giletti il comizio della portavoce di Lavrov

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Piaccia o non piaccia, è stato Putin ad invadere uno Stato indipendente e sovrano

Che differenza c’è tra intervistare Maria Zakharova, via Skype, da Mosca, e intervistare Alessandro Orsini in studio a Roma, a parte il fatto che nel secondo caso si evitano problemi di connessione? Che differenza c’è tra l’ultima puntata di «Non è l’Arena» e l’ultima puntata di altri cento talk show abitualmente in onda su La7, Mediaset e Rai? Che differenza fa ascoltare le veline del Cremlino – sulla guerra che non sarebbe affatto cominciata il 24 febbraio, cioè con l’invasione russa, ma sarebbe in corso «da otto anni»; sulla «russofobia» dell’Occidente; sui «nazisti ucraini» – direttamente dalla portavoce ufficiale del ministero degli Esteri russo, anziché da giornalisti, generali e geopolitologi italiani? Le considerazioni di Francesco Cundari su Linkiesta.

 

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