La bolla Donald, una mina per la pace mondiale?

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In Oltre il Giardino, film di Hal Ashby del 1979, un presidente degli Stati Uniti a fine mandato parla estasiato di Chance il Giardiniere, misterioso personaggio spuntato dal nulla sul palcoscenico di Washington: «Pochi uomini nella vita pubblica hanno il coraggio di non leggere i giornali, nessuno ha il fegato di ammetterlo». Non sa che se l’oggetto della sua ammirazione mai ha letto un articolo, non è per scelta: è analfabeta. In compenso, Chance guarda tanta tv, dunque sarà lui, intuiamo nell’ultima scena, il nuovo inquilino della Casa Bianca. L'editoriale di Claudio Giua su Messaggero Veneto.

Trump alla Casa Bianca, previsto in Oltre il Giardino

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Davos, l'Italia non se la fila più nessuno

A Davos, sull’Italia è calato il silenzio. Non se n’è proprio parlato. C’era di nuovo Padoan, c’era Mario Monti e un gruppo (non nutrito) di donne e uomini d’impresa. Ma era come se non ci fosse il Paese. Non nelle discussioni. In parte, per le ragioni giuste: la minaccia di una crisi bancaria italiana si è allontanata, da quando il governo ha messo 20 miliardi sul tavolo per i salvataggi. In parte però è per ragioni meno auspicabili. Mentre la comunità internazionale si chiede cosa accadrà con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca o con la Brexit, sparisce lo spazio mentale di occuparsi di ciò che — a torto o a ragione — si percepisce come molto meno rilevante. Federico Fubini sul Corriere della Sera.

Davos, l'Italia dimenticata

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