Il nuovo potere che sta nascendo sotto i soldi della Bce

Scenario Ue. Parla Chris Foster, trader di lunga esperienza: ''La Fed e la Bce ormai guardano più le borse dell'inflazione. Rispondono in modo molto diretto agli shock azionari che possono trasmettersi al mercato dei bonds e al credito in generale. Il messaggio, lo ripeto, è stato chiaro: "Faremo di tutto per evitare un altro mese di marzo" (dove molti indici hanno perso più del 35%, ndr). Quindi, come sempre, i catastrofisti di professione hanno pensato di essere più furbi del mercato e oggi dicono che è tutto irrazionale solo per non avere ascoltato il messaggio a chiare lettere dei policy makers, soprattutto Fed e Bce. (...) Ci vorranno forse dieci anni per tornare indietro da questi sei mesi. Chi controlla il potere nazionale (e magari influenza anche  quello comunitario) sta imponendo controlli diretti e indiretti su una forte fetta delle economie nazionali attraverso nomine, leggi, regolamenti per l’allocazione di fondi. Vedo chiaramente l’implementazione di un approccio di moral suasion senza precedenti. Il modo migliore è centralizzare, regolamentare, nominare e poi, detto in modo poco elegante, ricattare per evitare “deviazioni” dalla via tracciata''. L'intervista raccolta da Federico Ferraù per Il Sussidiario.

Governi europei sull’orlo di una crisi e via con overdose di statalismo e dirigismo

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Una speranza (per l'Italia) in Angela, Christine e Ursula

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Angela Merkel ha trovato una spalla nelle altre due signore che guidano le istituzioni europee”, cioè la presidente della Commissione Ursula von der Leyen (“non dimentichiamo è una discepola, una creatura della cancelliera”) e la presidente della Banca centrale Christine Lagarde (“che ha guidato, con qualche incertezza iniziale, la Bce ad assumere decisioni molto coraggiose sull’acquisto di titoli, fondamentali soprattutto nella primissima fase della crisi pandemica”). L'intervista all'ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci presidente dello Iai (Istituto affari internazionali) su Formiche.

Per fortuna che a Bruxelles c'è mamma Merkel!

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Bce di Lagarde contro la Corte di Karlsruhe

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In via generale, non compete ai tribunali nazionali giudicare l’attività della Bce; il giudice del diritto europeo è la Corte di giustizia europea. In ottemperanza a questo principio, il BVerfG aveva sospeso il proprio giudizio e chiesto alla CgUe di rispondere a cinque quesiti di conformità dell’attività della Bce al diritto europeo. Nella sentenza Weiss del 2018, la CgUe ha risposto che quattro dei cinque punti sollevati (relativi al mandato della Bce, allo sconfinamento della politica monetaria, alla proporzionalità fra misure prese ed effetti sulle politiche economiche e fiscali) non costituivano violazione del diritto vigente e che la quinta richiesta (relativa al rischio asimmetrico di perdita per le banche centrali nazionali) era irricevibile. Il commento di Henri Schmit su la Voce.

Sulla sentenza della Corte Costituzionale tedesca

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