Atene, l'austerità imposta dalla Ue non funziona

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Perchè la Grecia non decolla nonostante i cospicui aiuti della Bce? L'austerità funziona solo con un mercato interno dei beni e servizi competitivo. Se questi mercati sono competitivi, la riduzione della spesa pubblica può venire riassorbita dal settore privato in tempi brevi. Se questi mercati non sono competitivi, no. Ergo La Troika avrebbe dovuto procedere prima alla liberalizzazione del mercato dei beni e servizi e poi, solo in un secondo tempo, alla liberalizzazione del mercato del lavoro e ai tagli massicci della spesa pubblica. Purtroppo contro questa sequenza ottimale cospiravano due fattori: l'enorme deficit fiscale, che richiedeva interventi immediati, e il potere di veto delle mille corporazioni, che si opponevano alle liberalizzazioni. L'editoriale di Luigi Zingales su Il Sole 24 Ore.

Grecia, il fuoco sotto le ceneri delle elezioni anticipate

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Un'incompiuta Europa che non sa dove andare

Siamo andati in vacanza con la paura della Grecia e torniamo al lavoro con quella della Cina. Un agosto ansiogeno per l’economia, quello che stiamo vivendo. La grande crisi dell’euro è stata scongiurata a inizio luglio con la capitolazione di Tsipras, che ha allontanato quello che per molti era lo scenario peggiore - ossia, la fine della moneta unica europea. Ma nessun sospiro di sollievo si è udito per l’Europa. Non respira Atene - che, impegnatasi a un programma di tagli draconiano, passa da una scadenza all’altra: adesso, approvato il piano di salvataggio da 85 miliardi, si attende il via libera del parlamento tedesco e il verdetto dell’Fmi, che sta con un piede dentro e l’altro fuori. Ma non festeggiano i creditori, in Europa e a Washington: sanno che il debito greco era e resta insostenibile, e che la crisi dell’euro, più che risolta, è stata congelata. Un editoriale di Roberta Carlini sul Messaggero Veneto.

Dopo la Grecia la Cina, le paure dell'Europa

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Atene regala a Berlino 40 miliardi di euro

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La maggioranza dei tedeschi non arde dal desiderio di continuare a convivere con i greci. I nordici e i baltici condividono. Ai contribuenti tedeschi, ossessionati dall'idea di dover aiutare partner inaffidabili, si potrebbero però ricordare che non rischiano niente ma in ogni caso ci guadagnano. Lo dice un recente studio dell'Iwh, un loro istituto di ricerca: dal 2010 a oggi, grazie ai bassi tassi di interesse, la Germania ha infatti risparmiato 100 miliardi, cioè ben più dei 60 che ha sborsato per aiutare la Grecia. L'editoriale di Adriana Cerretelli su Il Sole 24 Ore.

La Grecia si salva, Angela Merkel brinda

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