Aiuti di Stato alle banche tedesche sì, alle italiane no

Le banche italiane, sono state le uniche in Europa a non aver ricevuto aiuti di Stato, sono quelle asimmetrie competitive e finanziarie generate proprio dal massiccio intervento degli altri Stati a soccorso del credito. Lo Stato, nelle crisi, si è rivelato negli post-crisi una garanzia per tutti, risparmiatori e mercati. Dove lo Stato non è intervenuto o è stato costretto dalla Ue a ritirarsi dall’economia, come è stato in Italia, la crisi del 2011 in realtà non è mai finita. L'editoriale di Alessandro Plateroti su I Sole 24 Ore.

Progetto Bad Bank bocciato dal mercato

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Banche italiane in crisi per colpa di Palazzo Chigi

Il risultato di questa gestione delle politiche europee è che oggi ci troviamo con un’Italia stretta all’angolo per colpe proprie (e senza un piano B) che implora la Commissione di approvare una bad bank in odore di aiuti di Stato e urla al complotto, inasprendo le relazioni non solo con la sgangherata presidenza Juncker, ma soprattutto con quei Paesi che il “complotto” l’hanno accettato e che oggi dovrebbero essere nostri alleati per far passare provvedimenti chiave come il meccanismo di protezione dei depositi europeo. Al coro degli stonati, si aggiunge poi la richiesta pubblica della Consob alle banche quotate se avessero ricevuto la lettera d’informazione della Bce sui crediti deteriorati. La notizia getta benzina sul fuoco dell’incertezza e mostra anche l’incapacità di coordinamento tra autorità nazionali. L'analisi di Diego Valiante su il Fatto Quotidiano.

Crisi bancarie, Italia nell'angolo per colpe proprie

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Banche, contrasti tra Roma e Bruxelles

Sui mercati borsistici l’allarme è scattato quando si è diffusa una notizia che probabilmente in altri momenti non avrebbe quasi prodotto sussulti. I mercati hanno registrato la notizia, segnalata dal «Sole 24 Ore», che la Banca centrale europea ha inviato un questionario sui crediti inesigibili agli istituti di credito. Molti vi hanno letto l’intenzione dell’autorità di vigilanza di Francoforte di preparare una stretta e obbligare le banche a nuove svalutazioni nei propri bilanci. Questo del resto è esattamente il nervo scoperto nel confronto sulle banche fra il governo italiano e la Commissione europea di Bruxelles. L'editoriale di Federico Fubini sul Corriere della Sera . 

Mercati, le banche nel mirino della speculazione

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