Crack banche, l'Italia conta zero in Europa

Le banche che nell’estate del 2013 avevano probabilità di saltare superiori al 30% avevano piazzato 20 miliardi di subordinati ai risparmiatori e 10 miliardi di aumenti di capitale. Se nessuno però ha disposto queste verifiche, vuol dire che abbiamo firmato in bianco. Se invece qualcuno (Bankitalia o Consob) ha rassicurato il governo di turno che era tutto a posto, sarebbe pure peggio. L'articolo di Milena Gabanelli sul Corriere della Sera.

Bruxelles ci stritola ed è colpa nostra

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Crescita, urgono interventi pubblici

Senza l'Ue Italia in un buco nero

Senza la Ue e la Uem il benessere e la solidità di molti Paesi (tra cui l'Italia) sarebbe molto minore. Tuttavia bisognerebbe adesso rivisitare alcuni principi per distinguere in modo netto tra gli interventi pubblici di efficientamento e gli "aiuti di stato". Questi vanno impediti perché (e quando) falsano la concorrenza o fanno sopravvivere imprese decotte. Ma se un intervento pubblico è pro-attivo e serve per superare gli inceppamenti del mercato e a creare condizioni che ristabiliscano (o stabiliscano) parità nelle posizioni concorrenziali tra i diversi Paesi, la questione è ben diversa. Un editoriale di Alberto Quadrio Curzio su Il Sole 24 Ore.

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