Le mani di Marino sulle tasche dei romani
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Non si capisce bene infatti (se non a pensare male) per quale motivoil comune mortale debba far rientrare le “spese impreviste” nello stipendio che riceve mensilmente o tutt’al più farsi rilasciare ricevuta per poi chiedere rimborso mentre per un Sindaco (con un misero stipendio da 4.500 Euro al mese) tutto ciò non valga con il privilegio di una carta (senza limiti?) da usare tranquillamente per uno spaghetto all’aragosta o una cena (in famiglia?) in un ristorante di lusso della capitale (per non parlare dei viaggi). Un articolo di Andrea D'Ambra su il Fatto Quotidiano.