Una vergogna i 600 euro ad alcuni onorevoli
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Quello che più offende, questa volta, e solleva una nuova ondata di indignazione, è la piccineria taccagna e miserabile di chi si è precipitato a raschiare quei 600 euro, di fatto sottratti a chi ne aveva più bisogno, in un momento tragico per il Paese. Quello della spaventosa conta quotidiana di morti, degli appelli a tutto il mondo per trovare respiratori per quanti si spegnevano affamati d’ossigeno, delle sale di rianimazione stracolme, dei medici che se ne andavano a due, tre, quattro al giorno, dei camion militari che partivano appena faceva buio per portare centinaia di bare verso cimiteri lontani per la cremazione... Nulla può giustificare l’avidità di chi in momenti come quelli ha fatto il furbo. Tanto più che, stando alle rivelazioni che sgocciolano tra l’imbarazzo e la collera dai vertici e dagli ispettori dell’Inps, dicevamo, sarebbero in totale un paio di migliaia i politici nazionali, regionali, comunali, ad aver cercato di avere una fetta di quella torta. Il commento di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera.