Amici e case editrici più persuasivi degli influencer

  • Pubblicato in Cultura

Le segnalazioni sui social network sono il secondo fattore che influenza l’acquisto di libri: lo cita come decisivo il 14% dei lettori. Nella classifica dei social network, all’interno di quel  14% di lettori/acquirenti appena nominato, sono primi quasi a pari merito,  Instagram (54%) e Facebook (53%), seguiti da Youtube (29%),  Tik Tok (26%) e Twitter al 14%. È quanto emerso nel secondo giorno del programma professionale della Fiera dedicata alla piccola e media editoria. Solo lo sconto, con il 17% ha un effetto più determinante. I dati sono contenuti nella ricerca presentata a Più libri più liberi – Fiera nazionale della piccola e media editoria organizzata da AIE e in programma fino all’11 dicembre alla Nuvola a Roma, durante l’incontro “I social che stanno cambiando il mercato”, in collaborazione con ALDUS UP, il programma finanziato dalla Commissione Europa tramite Europa Creativa.

Sono intervenuti Modestino Cedola di Minimum Fax, Lisa Ceccarelli  dell’Hoepli e Cristina Mussinelli dell’Ufficio studi AIE,  moderati da Riccardo De Palo del  Messaggero.

I social network sono una realtà oggi diffusa in tutte le fasce d’età e, per quanto riguarda l’editoria, un fattore di potenziamento di quello che è sempre stato un metodo molto efficace di promozione dei titoli, ovvero il passaparola. Non è un caso, infatti, che i consigli più seguiti siano proprio quelli degli amici e conoscenti. Allo stesso tempo, per gli editori essere presenti sui social e seguirne l’evoluzione è indispensabile” ha spiegato Cristina Mussinelli.

La democratizzazione della comunicazione che i social network consentono ha permesso a molti piccoli e medi editori di raggiungere nuovi pubblici, coltivando nicchie di lettori e di mercato prima difficilmente raggiungibili – ha spiegato il vicepresidente di AIE e presidente del gruppo piccoli editori Diego Guida–. Allo stesso tempo, le recenti evoluzioni dei social network obbligano anche in questo campo a investire per guadagnare visibilità, con risorse che non sempre sono nella disponibilità delle case editrici più piccole”.

Se guardiamo al genere dei lettori, le donne si dicono più spesso orientate dai social (16%) degli uomini (13%). Nelle fasce d’età, tra i 18-24 anni c’è la maggiore influenza (22%), che poi decresce all’aumentare degli anni. Rimane comunque in una fascia tra il 15% e il 13% fino ai 64 anni, per poi scendere all’11%.

Dopo sconti e social network, i fattori che più sono decisivi nell’acquisto di libri sono l’esposizione in libreria (10%), le classifiche sui siti di e-commerce (6%), le recensioni-interviste sui giornali (5%) le interviste radiofoniche e televisive agli autori (5%) e i consigli dei librai (4%) a pari merito con gli algoritmi di segnalazione dei siti di e-commerce. Per quanto riguarda i social in particolare, l’8% dice di essere influenzato soprattutto da segnalazioni di amici e personaggi pubblici non direttamente legati al mondo del libro, il 6% dai canali social degli editori, il 4% da influencer di settore.

Patrizia Lazzarin, 8 dicembre 2022

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