Cuore nascosto

Cuore nascosto

Le parole e le righe scorrono davanti ai nostri occhi, rapide ci catturano nella storia che fila come quando navighiamo su una canoa lungo un fiume placido, sospinti da un'aria mossa da un lieve venticello che agita le fronde dei rami che ci sfiorano i vestiti. Cuore Nascosto l'ultima fatica letteraria del regista e sceneggiatore Ferzan Ozpetek, edito quest'anno da Mondadori, si svela come una narrazione che con naturalezza insegue il ritmo della vita.

Al centro del romanzo una piccola bimba di sei anni, poi giovanissima donna di diciotto e, Irene "la Zia", o meglio amica che le lascerà alla sua morte improvvisa, la sua splendida casa ricca anche dei quadri da lei dipinti.

Il piacere di raccontare storie è proprio delle due protagoniste. Nelle prime pagine del libro Irene dirà alla piccola Alice che chi impara ad inventare storie da piccolo non smetterà più per tutta la vita. Il motivo è dato dalla forza che esse donano alla capacita di condurre la nostra complicata parabola esistenziale. Questo libro che potremmo definire in primis un romanzo di formazione per i suoi contenuti, ha delle note autobiografiche nello svelare in questa occasione come in altre il piacere dello scrittore per l'atto creativo, per il desiderio irrefrenabile di dire e di ascoltare, di inventare e sognare ...

Ozpetek con i suoi film e i suoi libri ha creato mondi, recuperato vicende ed emozioni, scavando nei vissuti per lanciarsi, come da un trampolino, verso i desideri. Sogno e creazione, nelle sue opere, si scambiano le carte o se le prestano e, ciò che sembrava impossibile, come poter essere libera e misurarsi con la professione di attrice per Alice che era stata mandata da una madre arcigna, dietro il banco della cassa di un piccolo supermercato, diventa una finestra luminosa che si apre sulla sua nuova esistenza.

Alice è una bambina non amata, non compresa da chi dovrebbe forse più capirla e che invece le attribuisce scarso valore. Diciottenne nella casa della "zia" imparerà a conoscere questa donna vitale con cui ha avuto prima, poche occasioni per parlare, scoprirà le sue passioni e soprattutto quell'amore, Tancredi, che l'aveva resa tanto felice.

Vivrà anche dentro i suoi ricordi, scoprendo nelle intricate vicende che compongono il puzzle dei cartoncini e dei disegni appesi alle pareti del suo atelier di pittrice, i consigli di vita che lei voleva tramandarle. Scoprirà un amore che scuote ogni parte del corpo e dell'anima, e attraversa gli individui fino ad annullare l'uno nell'altro. Vedrà Arte e Amore fondersi per creare poi in ognuno di loro, Irene e Tancredi, le loro migliori opere.

La casa, luogo simbolo, dove si celano e si proteggono i segreti dell'esser umano, è protagonista e occasione essa stessa del racconto, nella stessa misura che nel romanzo pubblicato nel 2020, dal titolo "Come l'ultimo respiro". In questo libro, una signora sconosciuta, con una borsa ricolma di lettere e di ricordi, si presenta nell'appartamento di una coppia chiedendo loro di poter vedere l'abitazione dove era vissuta un tempo. Aprendo l'uscio la padrona di casa "libera" anche il vaso ... dei misteri.

La casa e i ricordi qui come in Cuore Nascosto sono una traccia trasparente su cui si disegna e si sviluppa la trama. Si recupera un vissuto di altri ancora vivo e lo si mescola a quello che scorre a volte agitato, altre lento nel nostro quotidiano.

E tornando daccapo, all'inizio del testo, la frase scelta dall'autore come breve presentazione, e tratta dal romanzo Paula della scrittrice cilena Isabel Allende, indica altri suggerimenti. Essa dice: Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo. E questo consola ... come anche per Alice che si rammarica di aver perduto chi avrebbe saputo capirla ed amarla.

Patrizia Lazzarin, 6 agosto 2024

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