Io non scendo

Io non scendo

Ci pone più domande scoprire un libro fotografico dove appaiono ritratte donne arrampicate sugli alberi e magari, con noncuranza, indossano   gli abiti che un tempo si usavano per andare a casa di un’amica o a passeggiare nel centro del paese o di una città.   Io non scendo è il titolo che campeggia e il sottotitolo recita più o meno così: Storie di donne che salgono sugli alberi e guardano lontano. L’autrice Laura Leonelli è una giornalista che  collabora al supplemento culturale de Il Sole 24 Ore, ad Arte e AD. Da tempo  studia e colleziona fotografie anonime, ma in questo libro fra i nomi  troviamo anche donne famose come Louisa May Alcott, Simone de Beauvoir, Voltairine de Cleyre, Astrid Lindgren, Beah E. Richards e Bianca Di Beaco.

Incredibile appare subito il messaggio che queste foto ci trasmettono. Arrampicarsi sugli alberi è sembrata sempre un’attività riservata a uomini e bambini desiderosi di guardare dall’alto e più avanti. Cosa che le donne spesso relegate ad essere l’angelo del focolare domestico non potevano neppure immaginare di fare. Abbracciare un albero, salirci indica anche per le donne la possibilità di innalzarsi, di poter aspirare ad altro, di uscire dall’ambito ristretto che le convenzioni sociali le hanno spesso assegnato.

E i loro sguardi sono seri o invitano al sorriso mentre ci insegnano con l’esempio che ogni prospettiva cambia se la guardiamo come lo possono fare gli uccelli o anche  gli scoiattoli o le api. L’albero è anche simbolo di vita che dalle radici che si nutrono nella terra prolunga i suoi rami fino al cielo.

Un centinaio di ritratti di donne sugli alberi sono fotografie anonime per la maggior parte eseguite tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’70 del Novecento. Pezzi di carta che racchiudono anche i desideri dell’emancipazione femminile e ricordano alle nostre “sorelle”, amiche, figlie, nipoti che sugli alberi dobbiamo imparare a salire se vogliamo cambiare il mondo.  Un progetto che mantiene la sua attualità e se qualcuno ci invita a tornare a terra, la risposta è e sarà una sola: «Io non scendo».

«Le donne salgono sugli alberi quando disubbidiscono. E ogni donna che disubbidisce è figlia della prima, più celebrata e dannata delle disubbidienti: Eva. Ascoltando la voce delle nuove Eva, dal dodicesimo secolo a oggi, questo libro riporta gli slanci, le delusioni, le battaglie, le ascese di alcune di loro, mistiche, scrittrici, filosofe, fotografe, ecologiste, imprenditrici, alpiniste, che hanno disubbidito e sono salite sull’albero della consapevolezza e della propria realizzazione.» — Laura Leonelli

Leonelli è curatrice della Collezione Ettore Molinario. Ha pubblicato i volumi Siberia per due. Madre e figlia lungo lo Enisej  con Feltrinelli, Lem. Viaggio iniziatico di un piccolo Buddha con Contrasto, Paolo Ventura. Autobiografia di un impostore (Johan & Levi), Rosalia Rabinovich. Stella Rossa (Biffi Arte), Bruno Corali. Il volo della gazzella (Lubrina), È Nestlè. Un viaggio all’origine di tanti sapori italiani (Peliti Associati).

Patrizia Lazzarin, 14 maggio 2024

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