L'eredità di Francesca Alinovi

L'eredità di Francesca Alinovi

Il 12 giugno 1983 Francesca Alinovi, promettente critica d’arte e giovane insegnante del Dams, viene trovata annegata nel suo sangue nel suo  appartamento.

Dal 13 aprile al 13 luglio 2024 il  MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna ospiterà FRONTIERA 40 Italian Style Writing 1984-2024, una rassegna che nasce dalla lunga ricerca condotta dalla curatrice Fabiola Naldi intorno al percorso intellettuale di Francesca Alinovi . Francesca è stata una  ricercatrice, critica militante e attenta studiosa dei fenomeni creativi più sperimentali emersi negli anni Settanta e Ottanta. La sua  breve e originale parabola ha lasciato una traccia nella critica d’arte della seconda metà del Novecento.

In particolare, la prossima esposizione si origina dalla volontà di ricordare il quarantesimo anniversario di Arte di frontiera. New York Graffiti, mostra ideata da un progetto di Francesca Alinovi, che si inaugurò nel 1984 alla Galleria comunale d’Arte Moderna di Bologna. Lo fa interrogandosi  sull’eredità storica e critica che quella iniziativa, seminale nel contaminare sistema dell’arte ufficiale e realtà urbana del Writing, ha avuto fino ai nostri giorni.

La mostra realizzata nel 1984  faceva conoscere  al pubblico italiano le ultime tendenze dell'arte americana. Erano esposte opere dei protagonisti della Old School of New York, quali Kenny Scharf, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat.

 In quell’occasione un giovane travestito e con i lineamenti di Francesca Alinovi, curatrice della mostra e uccisa pochi mesi prima, provocò sorpresa e sconcerto tra il numeroso pubblico presente all'inaugurazione.

FRONTIERA 40 Italian Style Writing 1984-2024 si focalizza sul lavoro di 178 autori che, partendo dall’arte di frontiera, quella che secondo Alinovi si poneva “entro uno spazio intermedio tra cultura e natura, massa ed élite, bianco e nero, aggressività e ironia, immondizie e raffinatezze squisite”, si spingono verso nuove possibilità di espressione che contemplino lo style writing come un orizzonte della pittura ambientale, suggestione per altro elaborata dalla stessa Alinovi.

In mostra saranno presentati dei bozzetti, testimonianze del processo creativo di diverse generazioni di writers italiani, dispositivi espressivi unici, prioritari e generativi dello stile di ciascun autore. Nella disciplina del Writing i disegni preparatori, o sketches, costituiscono le testimonianze dell’evoluzione e della sofisticazione del segno e rappresentano degli strumenti d’indagine dotati di un valore concettuale, oltre che dei documenti di un percorso in fieri.

Per consentire a tutti gli autori coinvolti di mantenere una propria autonomia rappresentativa all’interno del progetto espositivo, la curatrice Fabiola Naldi ha svolto un’indagine storica, ma anche site specific, guardando al territorio italiano come a un grande bacino creativo.

Le opere su carta saranno inserite in dispositivi “mobili”, nove teche, allestiti in diversi ambienti del MAMbo.

La mostra si avvarrà di mappe, flyer e documentazioni web utili ad approfondire il progetto come anche la necessità di “raccontare”, sempre a partire dal 1984 e dalla mostra Arte di frontiera, come il fenomeno si sia evoluto e si sia trasformato.

Patrizia Lazzarin, 12 marzo 2024

Newsletter

. . . .