Clima, guerra, convivenza tra diversi

I giganteschi problemi del mondo, è allarme per l'Onu

il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha lanciato l’ennesimo grido di allarme: stiamo camminando sulla strada che porta all’inferno. Ma il mondo sembra non essere disposto ad ascoltare. Altre urgenze incombono: la guerra prima di tutto. E poi l’inflazione, il rischio di recessione, le forniture di gas. O più banalmente le varie tornate elettorali nazionali su cui si concentra l’attenzione di politici e opinione pubblica. Il commento del prof. Mauro Magatti su Avvenire.

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Un appello ai politici: rispettateci anche a parole

Conte che interviene con toni sempre rassicuranti su tutte le questioni facendo però finta di non sapere che il nostro (anziano) Paese è uno dei peggiori al mondo per numero assoluto di morti e di riduzione del Pil. I 5stelle che si dichiarano contrari al Mes (quando la nostra sanità avrebbe bisogno di ogni ulteriore risorsa) senza mai proporre una qualche ragione comprensibile, ma per pura affermazione identitaria e ideologica (...) Il Pd che cerca di barcamenarsi in una coalizione traballante, ma non riconosce che, al di là delle speranza del primo momento, la coalizione di governo di fatto non riesce a prendere forma e consistenza. E intanto i leader dell'opposizione non perdono occasione per dire tutto quello che si sarebbe dovuto fare e che il governo non ha fatto elencando, senza vincolo di realtà, un numero più o meno infinito di decisioni che meravigliosamente ci avrebbero potuto portare fuori dalla crisi. Ma non fanno mai cenno dei fallimenti clamorosi registrati nelle Regioni in cui governano. Il commento di Mauro Magatti su Avvenire.

Politica italiana, il momento è grave, lo sappiano Conte ed il Pd

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Coronavirus, gli strascichi

Dobbiamo sposare le tesi di Jair Bolsonaro che, in modo sciagurato, continua a sostenere che non ci si deve preoccupare e che siamo davanti soltanto a una brutta influenza? Certamente no. Quella del presidente brasiliano è infatti una posizione non solo crudele ma anche sbagliata, poiché non tiene conto delle conseguenze devastanti che un’epidemia non governata produce su sistemi sanitari e sulla società nel suo insieme. (...) Dobbiamo avventurarci nei giorni che vengono con tutta la prudenza e l'attenzione del caso. Senza però farci prendere dal panico, con la serena consapevolezza di essere mortali. Una consapevolezza difficile, certo, ma che ci fa pienamente umani: capaci di solidarietà (apertura all'altro) e di preghiera (apertura all'Altro).Il commento di Mauro Magatti su Avvenire.

Buona parte degli italiani piena di acciacchi

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