Riprendere il dossier "riforma delle istituzioni"

Il ministro Carlo Calenda: «Abbiamo perso la sfida della costruzione di un sistema più forte ed efficiente. Ritengo questo nodo fondamentale in uno scenario internazionale pieno di incertezze. La sicurezza nazionale viene messa a rischio da un sistema che rallenta l’implementazione delle decisioni, favorisce il prosperare di particolarismi e ci trasforma nella Repubblica dei ricorsi al Tar e dei feudi locali. La prossima legislatura dovrà avere al centro questo tema, diventato tabù dopo il referendum. Forse la strada giusta, per aumentare il coinvolgimento dei cittadini, potrebbe essere quella di un’assemblea costituente». L'intervista di Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera.

Il ministro Calenda, le riforme nel cassetto

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Il referendum, un ossessione per Renzi

Aver legato il sì alle riforme con la sopravvivenza del governo (aver personalizzato la campagna) ha accentuato questi timori e dato legna per il fuoco della speculazione. Ma dalla Banca d’Italia sono arrivate indicazioni rassicuranti, nel tentativo di separare i destini del Sì da quelli dello spread. E la Spagna, senza governo da quasi un anno, gode in questo momento di uno spread molto inferiore al nostro. Roberta Carlini sul Messaggero Veneto.

Renzi: i mercati, lo spread e le riforme

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Renzi, la Costituzione, il plebiscito

 La Corte costituzionale deve essere interpellata per stabilire le regole di validità del referendum del prossimo autunno sulle riforme varate dal governo Renzi. La Consulta non può cambiare la Costituzione ma può esprimere il parere che su questo punto sia opportunamente meditato. In quel caso 150 membri del Parlamento o 5 Regioni o cinquecentomila firme di cittadini elettori potrebbero proporre un referendum che chieda un quorum di due terzi degli elettori affinché il referendum confermativo sia valido. Credo che questo sarebbe il solo rimedio disponibile. È comunque incredibile che un referendum o plebiscito che sia possa essere validamente deciso se anche soltanto tre, dico tre, cittadini vadano a votare e tutti gli altri se ne freghino. Un Paese così, carissimo presidente MattarellaL'editoriale di Eugenio Scalfari su la Repubblica.

Referendum senza quorum, un pericolo per la democrazia

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