Abbiamo un'Europa miope, che più miope non si può. Suggerimenti illuminati pervengono ad Angela Merkel e Francois Hollande, fino ad oggi lettera morta e intanto i mercati finanziari sono in violenta fibrillazione. Quasi che le crisi siano (e sostanzialmente lo sono) dei magnifici regali per la speculazione, sempre vigile e pronta ad approfittare delle indecisioni di una classe politica europea assai poco illuminata. Un editoriale di Roberto Napoletano su Il Sole 24 Ore.

La crisi dell'Unione Europea

Tra Atene e i creditori le distanze sono limitate a 800 milioni di euro, ma l'eventuale Grexit costerebbe centinaia di miliardi. L'Italia è esposta per una quarantina, Francia e Germania ne vantano 100. Anche Mario Draghi rischia di perderci troppo, mentre Tsipras deve scegliere tra navigare in un mare sconosciuto e un "compromesso onorevole". Un articolo di Ettore Livini su la Repubblica.

Chiudere con Tsipras conviene

I mercati finanziari appaiono sempre più instabili nell’umore e soprattutto pericolosamente inclini a saltare dalle azioni ai tassi zero, dalle valute ai junk bond, le risposte della Bce alle sfide e alle incognite della crisi sembrano essere l’unica garanzia di stabilità finanziaria e politica dell’Unione europea. In attesa che Bruxelles esca dal tunnel, adeguando trattati e governance europea al nuovo scenario creato dalla crisi, il ruolo-guida della Bce è certamente rassicurante. Un editoriale di Alessandro Plateroti su Il Sole 24 Ore.

L'Europa incompiuta rischia, ma Draghi...