Chi vuole consegnare le chiavi di Palazzo Chigi a Salvini?

Nicola Zingaretti dice che «stiamo regalando mezza Italia a Salvini» e conferma che i leader politici che usano il plurale maiestatis, il Royal We degli inglesi, sono sempre da apprezzare perché dissimulando distacco in realtà raccontano la verità. Chi ha già regalato l’Italia a Salvini è il governo Conte: il governo Conte uno guidato da Salvini e il governo Conte due che per paura di Salvini mantiene i provvedimenti del Conte uno a guida Salvini. Non risulta, infatti, che il governo Conte due, di cui il Partito democratico di Zingaretti è socio accomodante, abbia cancellato i decreti di sicurezza di Salvini né che abbia abrogato la principale misura economica di Salvini, quota cento, né che abbia accompagnato alla porta il presidente Rai in quota cene sataniche di Hillary Clinton e nemmeno che abbia cambiato il Tg2 tendenza Putin. Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

"Caro Zingaretti, con la vostra inazione, state consegnando il governo al centrodestra!"

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La disgrazia degli Usa si chiama Trump

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Donald Trump è la più grande catastrofe mai capitata all’America dall’11 settembre 2001, il primo presidente antiamericano degli Stati Uniti, la parodia dello yankee rozzo, arrogante e razzista, il sogno realizzato dei nemici del mondo libero, l’incubo di chiunque sia cresciuto con la cultura popolare americana. Bugiardo, violento, ignorante, non c’è un momento della presidenza del Cialtrone-in-chief che non sia un imbarazzo morale, civile e sociale per chiunque abbia a cuore il decoro della politica, la dignità personale e l’epopea del sogno americano. Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

Il guaio degli Stati Uniti si chiama Donald Trump

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La credibilità dei presidenti di Usa e Cina ai minimi termini

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Una regola inviolabile del vivere civile è non credere nemmeno a una parola proveniente dal regime comunista di Pechino, sul coronavirus e su tutto il resto. La controprova è che Luigi Di Maio pende dalle sue labbra. Chiunque non sia uno sprovveduto sa che tutte le informazioni che provengono da Wuhan sulla diffusione del virus, sul numero dei contagiati, sull’incidenza mortale, sulla chiusura e sulla apertura della società sono solo strumenti di propaganda della Repubblica popolare cinese ed è ridicolo farci affidamento o addirittura costruirci modelli statistici da applicare nel mondo libero. L’altra regola è quella di non dare credito a niente, zero, che abbia origine alla Casa Bianca di Donald Trump, il ciarlatano in chief che mente patologicamente anche a se stesso e non si cura nemmeno di nasconderlo, ammesso che se ne renda conto, anche perché a questo punto è probabile che addirittura creda alle sue fantasie. L'editoriale di Christian Rocca su Linkiesta.

Xi & Trump, i due grandi bugiardi

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