E' sempre un'Europa a trazione tedesca
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Aveva proprio ragione Henry Kissinger, l'ex segretario di Stato americano: l'Europa non esiste. Purtroppo questa tremenda verità è ancora tale. Dopo le ultime elezioni, gli anonimi Barroso, Van Rompuy e Asthon sono stati sostituiti da altri personaggi altrettanto anonimi come Juncker, Task e Mogherini ma la sostanza non cambierà faccia. Con i focolai di guerra che sono esplosi in mezzo mondo, a confrontarsi saranno il presidente degli Usa, lo zar Putin. La ragione di scelte deboli, che non si discostano molto da quelle fatte per guidare le istituzioni Ue nel quinquennio che sta per terminare, è purtroppo sempre la stessa: ormai i governi, che siano dell'Unione o dell'Eurozona non cambia, preferiscono concordare tra loro le politiche europee, usando Commissione e Consiglio per avallarle legalmente. Solo l'Europarlamento finora ha provato a resistere, anche se non sempre con successo. Dunque, salvo clamorose smentite, il rischio anche questa volta è che cambino gli uomini al timone delle istituzioni Ue ma che il corso della politica europea resti sempre lo stesso: deludente, inadeguato, quando non fallimentare. Così Adriana Cerretelli su Il Sole 24 Ore.