I politici vogliono tenersi i privilegi

I miracoli dell’autodichìa, principio assurdo in base al quale gli organi costituzionali stabiliscono le regole per se stessi, in barba a quelle che valgono per gli altri comuni mortali, non cessano di stupirci. Ma c’è da chiedersi se nel 2015 tutto questo abbia ancora un senso. E la risposta è ovviamente una sola: no. Un editoriale di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera.

Vitalizi ai politici condannati? I dubbi dei costituzionalisti

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La scure di Matteo sulla Casta di Camera e Senato

Riuscirà il nostro eroe super Matteo a sconfiggere i sindacati presenti a Montecitorio e a Palazzo Madama? La ribellione dei dipendenti della Camera dei deputati sulle proposte del premier di mettere un tetto (ragionevole) ai loro stipendi faraonici. Si vuole ricordare al premier, che attualmente vige il principio dell’autodichia: i due rami del parlamento italiano hanno una giurisdizione riservata sullo status giuridico ed economico dei propri dipendenti, che viene quindi definito attraverso atti interni, non modificabili dalla legge ordinaria. Renzi dovrebbe, prima di tutto, far modificare le norme interne di Camera e Senato che tutelano in modo vergognoso non solo i trattamenti economici di deputati e senatori ma anche alcune migliaia di impiegati dello Stato ipeprivilegiati. Un articolo di Enrico Marro sul Corriere della Sera.

Niente tetto allo stipendio, siamo Casta!

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