Le vittorie del centro in Europa. L’Italia dove vuole andare?

Prima la Spagna, poi la Polonia, e l'Italia chi sceglie?

Sul voto polacco ha ragione Alessio De Giorgi, che sul Riformista di ieri ha scritto che «si vince al centro». Aggiungendo: «Straordinaria è l’affermazione della “Terza Via”, il raggruppamento centrista guidato da un partito che aderisce a Renew Europe: sono loro ad assicurare la maggioranza al futuro governo di Tusk con un ottimo quattordici per cento» (...) Da Varsavia e verosimilmente da Londra dunque giungono e giungeranno le famose "lezioni" che tuttavia in Italia non sembrano copiabili: sono scritte davvero in altre lingue. La questione, che si trascina ormai da anni, investe i partiti e i raggruppamenti che si autocollocano al centro del quadro politico: Azione, Italia Viva, Più Europa, l'associazione Per, i Libdem europei e altri. C'è da dire che a tutt'oggi Carlo Calenda, Matteo Renzi, Riccardo Magi, Elena Bonetti, Andrea Marcucci e i vari esponenti di queste sigle non sono riusciti a spiegare in che modo un centro possa crescere e diventare forte nel nostro Paese, cioè si capisce la ragione di fondo del loro impegno – costruire un'alternativa riformista al bipolarismo, che loro definiscono populista, fondato sostanzialmente su Fratelli d'Italia, Movimento 5 stelle e Partito democratico nel nome della visione europeista e atlantista di Mario Draghi e di una politica più pragmatica e meno ideologica – ma non sembra ancora essere chiaro il "come" farlo. Il commenti di Mario Lavia su LInkiesta.

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Amministrative e referendum, il premier gioca d'azzardo

A Renzi interessa un solo scontro, quello di ottobre, nel referendum sulla riforma costituzionale. Su questa battaglia il premier ci ha messo la faccia, come si usa dire e lui ha detto. Dichiarando che se la perderà, andrà a casa, nel senso che abbandonerà la vita politica. Per fare cosa? A questo punto i gossip si sprecano. Il più insistente sostiene che Matteo intenda seguire le orme di Tony Blair, l' ex leader laburista inglese. Come lui girerà il mondo facendo conferenze. E portando a casa sacchi di euro. Ma il premier non è affatto rassegnato a perdere. Infatti ha già spiegato come intende muoversi. Nell' ultimo incontro pubblico a Firenze, ha annunciato la nascita di diecimila comitati o gruppi di fuoco che andranno di casa in casa a spiegare l' assoluta necessità di votare sì al referendum. Dovranno muoversi con la tenacia dei Testimoni di Geova, gente tosta che non si ferma davanti a una porta chiusa. L'opinione di Giampaolo Pansa su Libero.

Renzi, l'Italia è a un bivio

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