L'imbarazzo di Renzi, due fratelli al suo servizio
- Scritto da Ugo Pilia
Antonella e Domenico Manzione, fratelli, hanno imboccato una sfolgorante carriera: una volta a Firenze alla corte di re Renzi la vigilessa (Antonella) è stata contestata persino dal Pd perché i gli incarichi di comandante dei Vigili urbani e direttore generale del Comune sono incompatibili per legge. Oggi è capo dell'ufficio legislativo di Palazzo Chigi. Anche il fratello (Domenico), magistrato, ha fatto carriera: è diventato sottosegretario all'Interno nel governo Letta, «in quota renziana», come lui stesso ha specificato in un'intervista, cioè «per indicazione derivante da Renzi basata su ragioni di conoscenza, di affetto, di amicizia e di stima personale»; ovvie ragioni che spiegano perché il suo amico affettuoso e riconoscente, una volta divenuto premier, lo ha riconfermato.
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