Magistrati timidi con gli jihadisti

Magistrati timidi con gli jihadisti

Nel settembre del 2014 il settimanale L’Espresso fece un’inchiesta sugli ormai troppi casi di jihadisti, accusati di terrorismo internazionale, passati per le mani della giustizia italiana e assolti o comunque lasciati liberi di continuare altrove la loro mortale attività. Per esempio, accadeva che certi giudici fossero disposti a riconoscere come «opinioni», libere manifestazione del pensiero, non perseguibili, i proclami jihadisti (sgozziamo tutti gli infedeli, e simili).  L'editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera.

Lotta contro il terrorismo, Italia anello debole

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