Con Di Maio pentastellati credibili come forza di governo
- Scritto da Ugo Pilia
Sembra proprio lui, Luigi Di Maio, vice presidente della Camera dei Deputati, l’uomo rassicurante che tempera le creste e i ruggiti leonini delle origini, e offre alla platea l’impressione del passaggio dall’irresistibile show di piazza alla chirurgica tecnica parlamentare. Lo si potrebbe dedurre già dalla gestione della cravatta, qua nella sala Nassiriya del Senato dove i Cinque Stelle rilanciano il loro progetto sul reddito di cittadinanza: quella di Grillo è allentata, appesa al collo come un fastidioso e antiquato obbligo di decoro, celeste alla Renato Schifani, forse gliel’ha prestata Mario Giarrusso e pure la giacca stazzonata di chi sta nel vortice della vita; la cravatta blu di Di Maio ha il rigore di un ufficio legale, i buoni tagli del vestito blu che ormai è la divisa del vice-Boldrini e i buoni modi di tutti i buongiorno e di tutti i grazie che il ragazzo diffonde senza sacrificarli all’incazzatura programmatica del grillismo. Un articolo di Mattia Feltri su La Stampa.