Cresce la sfiducia in questa unione Europea
- Scritto da Ugo Pilia
Nella Ue ci vuole la fiducia reciproca di stare condividendo uno spazio di norme sociali comune, di una progettare un futuro europeo fatto sì di differenze locali, ma di grande unità culturale, coesione sociale, solidarietà, e non di umiliazioni. Il diktat che “gli accordi devono basarsi sui fatti, non sulla fiducia” è incoerente, i fatti futuri sono probabilità influenzabili dal presente, non categorie assolute dello spirito (pagherà? non pagherà?). Impariamo dall'America che ha scelto di dare fiducia all'Iran e alla sua volontà di diventare un paese diverso (benché Obama per rassicurare l'opinione pubblica usi proprio la retorica opposta di un accordo «sui fatti e non sulla fiducia»). Un articolo di Andrea Goldstein e Gloria Origgi su Il Sole 24 Ore.