Fine del sogno americano

Il premio Nobel Stiglitz

La diseguaglianza, oggi, è tornata ai livelli dei primi decenni del secolo scorso. La differenza è che ora, sia in Europa sia negli Stati Uniti, seppur in misura diversa, esiste uno Stato sociale che protegge i meno abbienti ben più di quanto lo si facesse nella prima metà del '900. Ci sono una sanità e una scuola pressoché gratuite, sussidi alla disoccupazione in molti Paesi assai generosi, pensioni spesso molto superiori ai contributi versati e via dicendo. I guru di cui sopra ci dicono che perfino negli Usa chi nasce povero resta povero: ma i dati raccolti dal mio collega Raj Chetty dimostrano che la mobilità sociale è alta in alcune città, come Seattle, ed è bassa in altre. Un editoriale di Alberto Alesina sul Corriere della Sera.

Quell'ascensore sociale che si è fermato

 

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