Terremoto sulla Buona Scuola di Matteo

Il ministro dell'Istruzione Giannini ed il premier Renzi

Sono decenni che ogni nuovo ministro arriva con la sua riforma, con l'idea che la vita di milioni di persone possa cambiare dall'oggi al domani grazie all'articolato delle sue leggi. Il riformismo dell'esecutivo guidato da Renzi sulla politica scolastica non dovrebbe consistere nell’operare in questo modo, rischiando ogni volta che la vita scolastica venga inutilmente terremotata. Il governo, dunque, avrebbe forse fatto meglio a concentrarsi su pochi punti che giudicava essenziali. Se ci si lascia guidare invece dalla pretesa o dal mito della grande riforma della scuola, si rischia di dare attuazione a una parte soltanto dei propri intenti, e magari non necessariamente ai migliori. Un editoriale di Giovanni Belardelli sul Corriere della Sera.

La Buona Scuola di Renzi. Lo sarà davvero?

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