Abuso di decreti legge e di voti di fiducia

da internet

Un Consiglio dei ministri alle 4.40 del mattino, un altro convocato alla vigilia del Natale: dev’esserci una guerra, benché nessuno l’abbia dichiarata. L’urgenza impedisce programmi a lungo termine, però in compenso alleva misure frettolose, strafalcioni, commi invisibili come quelli votati (si fa per dire) dai senatori sulla legge di Stabilità. In terzo luogo e infine, chi decide sull’urgenza? Per dirne una, quest’autunno il Parlamento si è riunito a raffica per eleggere due giudici costituzionali. Ne ha eletto uno, dell’altro non si sa più nulla. Il primo era urgente, il secondo no.

Il governo Renzi non conosce le regole della democrazia

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