Abuso di decreti legge e di voti di fiducia
- Scritto da Ugo Pilia
Un Consiglio dei ministri alle 4.40 del mattino, un altro convocato alla vigilia del Natale: dev’esserci una guerra, benché nessuno l’abbia dichiarata. L’urgenza impedisce programmi a lungo termine, però in compenso alleva misure frettolose, strafalcioni, commi invisibili come quelli votati (si fa per dire) dai senatori sulla legge di Stabilità. In terzo luogo e infine, chi decide sull’urgenza? Per dirne una, quest’autunno il Parlamento si è riunito a raffica per eleggere due giudici costituzionali. Ne ha eletto uno, dell’altro non si sa più nulla. Il primo era urgente, il secondo no.
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