La strategia comunicativa di Matteo

da internet

Matteo Renzi, come spiega nel suo libro Nello Barile (“Brand Renzi”, Egea) ha mutuato queste strategie dalle marche con più appeal: brand identity e brand image. Se si pensa agli slogan, alle parole chiave, alle frasi di Renzi, si capisce immediatamente di cosa si tratta: rottamazione, smart, mutamento, futuro. Le cinque convention della Leopolda ne sono un concentrato. Renzi è per il mutamento, sfodera informalità («Chiamatemi Matteo»), spontaneità, giovinezza, sicurezza di sé, produce discorsi in pubblico, ma anche nella rete, su twitter, che funzionano come elementi d’identità e d’immagine. Barile parla giustamente di metabranding, operazioni dirette a pubblici differenti, politicamente trasversali, aggregati dalla lotta anti-gerontocratica, ad esempio, anche dove si praticano stili di vita e valori differenti. Sin qui tutto questo ha funzionato, anche se presenta una serie di problemi di non facile soluzione. Le considerazioni di Marco Belpoliti su L'Espresso.

L'appeal di Renzi in caduta libera

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