Bail in, vicenda non chiusa
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Con la nuova procedura di bail-in che si profila all’orizzonte, cercare scappatoie, colpevoli o sperare in marce indietro dell’Europa non appare sensato. Meglio dare subito risposta ai legittimi timori dei risparmiatori. Oggi, e non solo in Italia, si sente l’esigenza di authority più forti e con ruoli ben distinti sulla base degli obiettivi da raggiungere, non sulla sola tipologia dei soggetti vigilati. Servono leggi più severe sugli abusi bancari, con sanzioni come quelle americane o inglesi che prevedono pesantissime revocatorie sugli stipendi e sui bonus dei banchieri disonesti. Ma soprattutto, serve una giustizia veloce ed efficiente per garantire al cittadino, all’impresa e al risparmiatore non solo la certezza del diritto ma anche quella della pena. Se poi Bruxelles sarà in grado di dotarsi di una governance più equilibrata, di una vera leadership capace di garantire regole e diritti uguali per tutti e per ogni Paese, sarà più facile riportare la fiducia sulle banche, sulle istituzioni e sul futuro stesso dell’Eurozona. L'editoriale di Alessandro Plateroti su Il Sole 24 Ore.