Invasione della Georgia e la complicità dell’Occidente

  • Pubblicato in Esteri

Putin, la Georgia, la Crimea, adesso l'Ucraina. E domani?

Sono passati quindici anni da quando la Russia ha invaso la Georgia, una guerra che ha lasciato sul terreno argomenti che permangono tutt’ora e lanciato segnali che all’epoca furono ignorati. Dopo mesi di tensione alimentate da Mosca nell’agosto del 2008 un scontro tra le truppe di Tbilisi e le forze separatiste appoggiate dal Cremlino nel territorio georgiano nell’Ossezia del Sud diedero inizio all’invasione russa, che si estese rapidamente anche all’Abkhazia. La guerra durò cinque violentissimi giorni in cui morirono più di duecento soldati e trecento civili, costringendo migliaia di georgiani a lasciare le zone in cui vivevano (...) Ancora oggi il venti per cento della Georgia rimane occupato da soldati russi e forze filorusse, e nonostante il miglioramento delle relazioni russo-georgiane il Cremlino continua a usare la sua presenza militare per destabilizzare il Paese. Il commento di su Linkiesta.

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