Parole, parole, parole... Sembra che il commissario per gli affari economici e monetari sarà francese, che il presidente del Consiglio (di cui Van Rompuy ha dimostrato l'importanza) sarà spagnolo, che l'Alto rappresentante (di cui la Ashton ha dimostrato l'irrilevanza) sarà italiana. L'Italia continua a non avere peso in Europa. Così Albero Quadrio Curzio su Il Sole 24 Ore.
Le «due sinistre» quella che non fa i conti con la realtà e che si illude e illude gli elettori di poter tornare all’età dell’oro socialdemocratica facendo deficit e mettendo tasse, è destinata a perdere. Seppure su scala minore, la crisi di Parigi ricorda lo scontro con cui alla fine degli anni Novanta il Cancelliere Schröder si liberò del ministro Lafontaine a Berlino. La rottura della Spd con la sinistra interna diede il via alla stagione di riforme che salvarono la Germania dal declino economico, e aprirono la strada all’era Merkel. Hollande, allo stesso modo, vuole riaffermare la sua autorità sul partito e sul governo proprio mentre è impegnato in un programma di riforme liberali della stagnante economia francese. Così Antonio Polito sul Corriere della Sera.
L’economia non aspetta. Il Prodotto interno lordo (Pil) crescerà di qualche decimale dopo aver perso quasi il 10 per cento negli ultimi anni e la disoccupazione giovanile sale. Così Alberto Alesina sul Corriere della Sera.