Salta il patto del Nazareno

Il patto del Nazareno va in soffitta. Adesso il premier può rendere manifesto un altro patto, quello on Angelino Alfano e la pattuglia del raggrupamento che ruota intorno al Nuovo Centro Destra, condividendo la tesi che l’Italicum, «oltre alla governabilità, dovrà garantire anche la rappresentanza». Traduzione: le soglie d’ingresso in Parlamento per le forze più piccole saranno abbassate al 3%. Allo stesso modo il leader del Pd apre alla minoranza della «ditta» sulle preferenze, per trovare copertura nelle votazioni alle Camere. Così Francesco Verderami sul Corriere della Sera.

Patto del Nazareno addio! Senza rancore

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La vera buona scuola non boccia e non dà voti

Quante lunghe discussioni, durante gli scrutini, per convincere un collega a trasformare quel 5,8 in un 6, o a tentare di spiegargli che mettere 2 a un allievo allo scrutinio finale, significa, a norma di legge italiana, bocciarlo e che è forse eccessivo bocciare un allievo – che so – del Liceo Artistico perché è un somaro in lingua inglese. Le riflessioni di Lello Voce su Il Fatto Quotidiano.

E' auspicabile una scuola senza voti?

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I nodi gordiani del premier

Il nostro presidente del Consiglio ha spiegato che le riforme vanno fatte bene, senza fretta. Ha detto che saranno necessari mille giorni per rilanciare l’Italia. Ha ragione, ma solo in parte. È vero che alcune riforme, come quella del sistema fiscale, della giustizia e della pubblica amministrazione, richiedono tempo. Ma su altre scelte che il governo è chiamato a fare, Renzi non ha né mille, né cento giorni: ha tre settimane, da oggi al Consiglio di ottobre. Non ci si può illudere che senza interventi concreti miracolosamente si riavvii la crescita. Così Alberto Alesina e Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera.

Lo sforzo che serve per far uscire l'Italia dall'abisso della crisi economica

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