Anche la Francia vuole le riforme

  • Pubblicato in Esteri

Renzi ha un compito non agevole: essere convincente sulle riforme e sul percorso che l'Italia vuole seguire per uscire dalla recessione deve essere il suo obiettivo nel vertice europeo odierno. Se egli invece lascerà che la riunione si perda in una trattativa defatigante sui nuovi commissari e sul ruolo che avrà Federica Mogherini a Bruxelles, avrà perso un’occasione che potrebbe non ripresentarsi più. È improbabile che domani vengano già varati provvedimenti a livello europeo per far crescere la domanda. Ma sarebbe importante che una prima discussione cominciasse. Così Alberto Alesina e Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera.

Forse l'Europa cambia la sua agenda

 

Leggi tutto...

Priorità per il governo a riduzione delle tasse

Matteo Renzi può puntare su due strategie per invertire la china discendente della nostra economia. La prima è coraggiosa: tagliare subito, e in modo permanente, le tasse sul lavoro di almeno due punti di Pil (cioè circa 33 miliardi l’anno, l’ipotesi in questo momento più ragionevole anche se si potrebbe pretendere di più) e al tempo stesso approvare tagli di spesa della medesima entità. Questo dovrebbe essere accompagnato da una liberalizzazione del mercato del lavoro (attuando il progetto del senatore Pietro Ichino) affinché la maggior domanda che si creerebbe possa produrre posti di lavoro «veri» e non solo precari perché l’articolo 18 spaventa gli imprenditori. Così Alberto Alesina e Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera.

Renzi deve gettare il cuore oltre l'ostacolo

Leggi tutto...

La doppia maggioranza del premier sul filo del rasoio

Il leader del Pd intende proseguire «fino al 2018» con la tattica della «doppia maggioranza» che gli sta per garantire al Senato il primo voto sulla modifica del bicameralismo. Ma in vista del «settembre nero» rafforza intanto l’argine della maggioranza di governo, consapevole che «l’autunno sarà difficile»: «Tuttavia, proprio le difficoltà ci aiuteranno a fare cose nuove». Non è dato sapere quali saranno le «cose nuove» che dovrebbero trovar spazio nella legge di Stabilità, e che sarebbero alla base di certe frizioni con il ministro dell’Economia. C’è un motivo però se giovedì, in Consiglio dei ministri, il premier ha voluto rassicurare la sua squadra di governo: «Piano piano ce la faremo. E supereremo le critiche attraverso la ripresa dell’occupazione. Perché assieme ai dati negativi, ci sono anche dei dati positivi». Così Francesco Verderami sul Corriere della Sera.

Matteo ha perso un po' di baldanza

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Newsletter

. . . .