Pd, o lo scegli o lo sciogli

Il rebus del partito democratico dopo la batosta elettorale

Il Pd non è più da anni il partito del lavoro e della classe operaia e adesso nemmeno più delle grandi città cosmopolite (...) Adesso dovrà scegliere che cosa fare da grande: se tornare alle origini della vocazione maggioritaria e con una visione riformatrice del paese oppure se lasciare quell'eredità a Renzi e Calenda. Il commento di Christian Rocca sul sito Linkiesta.

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Moriremo bipopulisti?

L'Italia che verrà. Il Paese che non sa scegliere

La legislatura più stravagante che l’Italia repubblicana abbia mai vissuto sembra non sia stata sufficiente ad aprire gli occhi, come se il governo gialloverde prima e quello giallorosso dopo, entrambi guidati dallo stesso bellimbusto, non avessero già disegnato nuovi grotteschi orizzonti (...) Un governo neroverde e un'alternativa giallorossa sono una miscela esplosiva che non ci possiamo permettere né noi né un'Europa nel pieno di un'ennesima crisi esistenziale come quella causata dall'attacco all'Occidente degli amici della componente verde e della componente gialla dei due schieramenti italiani, e anche degli amici dell'amico ungherese e trumpiano della leadership nera. Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

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Perché la strategia “ciapa qui, ciapa là” non è credibile

Una legge elettorale mostruosa, il Rosatellum, un danno per il Paese

Il motivo per cui la Repubblica italiana ha una forma di governo parlamentare ed è stata costruita intorno a una legge che distribuiva i seggi ai partiti in modo perfettamente proporzionale ai voti ricevuti non è quello ontologico per cui alcuni fanatici sostengono che la nostra sia la Costituzione più bella del mondo (...) La strategia del Pd è quella dello scontro epico tra il cacciavite e l’orbace, tra Letta e un’ideologia minacciosa rappresentata da Giorgia Meloni con cui però da mesi il segretario del Pd intrattiene minuetti e scambi di cortesie, da Atreju al Meeting di Cielle, sempre in nome del bipolarismo maggioritario, della reciproca legittimazione e del duello finale per cui se vince lui siamo a posto ma se vince lei eia eia alalà però intanto pigliamoci un caffè. Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

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