Viaggio a Pyongyang a casa di Kim

Viaggio a Pyongyang a casa di Kim

Ogni uomo o donna che non indossa la divisa militare porta appuntata sul petto una spilletta, anch’essa raffigurante il fondatore della dinastia dei Kim. Non serve neanche arrivare al parcheggio per avere la certezza che il culto della personalitá in Corea del Nord viene applicato in maniera rigidissima. Passati i controlli di sicurezza, la richiesta più particolare è quella di lasciare il telefono cellulare: verrà restituito soltanto al momento di lasciare il paese. Inoltre si viene anche privati del passaporto, che viene consegnato alla guida turistica e mandato alla sede del partito per i controlli di routine. La sensazione di essere isolati dal mondo in un luogo senza neanche internet è inevitabile, d’altro canto non c’è spazio per contrattazioni di vario tipo: se si vuole entrare in Corea del Nord le opzioni sono prendere o lasciare. Reportage di Ludovico Tallarira sul sito www.tpi.it

La Corea del Nord visitata da un occidentale

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