Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nelle consultazioni quirinalizie dirà ai suoi interlocutori: "Per favore datemi un'alleanza che abbia i numeri e un nome, e datemi tutto molto in fretta. Altrimenti, giocoforza, il governo lo faccio io per poi ritornare per l'ennesima volta alle urne". Soluzione, come molti hanno sottolineato in queste ore, che solo in Italia porta con sé la nomea del male peggiore, quando altrove è il naturale sbocco democratico di quando la dialettica tra le parti si inceppa. Niente da eccepire, se non che da noi ci si arriva sempre con leggi elettorali che sembrano fatte apposta per garantire l'ingovernabilità. E che dunque costringono alla ricerca di maggioranze politicamente implausibili per l'estrema diversità delle forze che le compongono. Ancora una volta, sono leggi fatte per garantire non i cittadini sulla stabilità dei governi, ma l'autoreferenzialità e la perpetuazione di chi li rappresenta in parlamento. Il commento di Paolo Madron su Lettera 43.
Il male dell'Italia è il Rosatellum, garantisce l'ingovernabilità