L'economia mondiale resta fragile

Non c’è bisogno di una lunga memoria per capire come anche i cambiamenti politici relativamente modesti possono scatenare reazioni del mercato fuori misura. Si consideri, ad esempio, il «taper tantrum» che creava turbolenze nei mercati finanziari nella primavera del 2013, dopo che l’allora presidente della Fed Ben Bernanke disse che i policymaker pensavano di porre fine gradualmente all’allentamento quantitativo. L'editoriale del premio Nobel Michael Spence su Il Sole 24 Ore.

La Fed aumenta i tassi, i rischi per i Paesi emergenti

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Un'altra bolla finanziaria in vista?

La storia ci dice che le strette monetarie negli Usa hanno spesso avuto effetti traumatici . Senza andare troppo lontano, la bolla subprime è scoppiata proprio quando l'allora governatore della Fed, Alan Greenspan, preoccupato per un surriscaldamento dell'economia, rialzò i tassi dall'1% del 2004 al 5,5% del 2006. A quel punto il castello dei mutui a tassi variabili subprime concessi a tassi bassi tra il 2002 e il 2004 e dei derivati annessi ci ha messo un paio d'anni per crollare, culminando con il fallimento di Lehman Brothers nel 2008. Un articolo di Vito Lops su Il Sole 24 Ore.

Il super dollaro che spaventa i mercati

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