L'Europa, l'Italia non ci sono, la Germania sì

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L'Europa, la crisi greca e, ovviamente, la Germania poiché "tout se tient". Tsipras ha condotto con estrema abilità il suo rapporto con l'Europa; ha bluffato fino all'ultimo giorno valendosi della maggioranza politica che aveva alle spalle dopo il referendum; poi ha accettato le condizioni dell'Europa, dettate di fatto dalla Germania; ha silurato Varoufakis, ha ottenuto una nuova maggioranza parlamentare, ha negoziato qualche miglioramento in sede europea. Aggiungo che — a sua insaputa — ha reso all'Europa un grandissimo servigio: quello di risvegliare il nostro vecchio continente a imboccare la via che porterà da una Confederazione di 28 Stati sovrani ad una Federazione che faccia nascere gli Stati Uniti d'Europa. L'editoriale di Eugenio Scalfari su la Repubblca.

L'Europa, di fatto, è germanizzata

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Grecia: 72 ore per un accordo impossibile

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Comunque finirà, la partita scriverà una pessima pagina della storia europea. La peggiore dalla fine della seconda guerra mondiale. La Grecia ha le sue colpe e nessuno le nega. Ma i suoi interlocutori non sono senza peccato, Germania in testa. La Grecia però resta un dettaglio della storia europea, invece se ne è fatto un monumento inutile e dannoso alla causa collettiva. Dimenticando che oggi le priorità sono altre: crescita economica, sicurezza, consenso dei cittadini, un posto da protagonista nella competizione globale in difesa di una vecchia civiltà altrimenti condannata al declino. Un editoriale di Adriana Cerretelli su Il Sole 24 Ore.

Ultimatum Ue ad Atene

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Ue a un bivio per non morire

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 L’Europa è ancora vittima dell'ambiguità iniziale della sua fondazione, che in questo caso si rivela soprattutto nella mancanza di una politica fiscale ed economica europea. Così come è stato introdotto, l’euro è, per tutti i Paesi membri, una moneta straniera, tant’è che né la liquidità monetaria, né il tasso di interesse sono nel loro controllo. La conseguenza è che quando i singoli Stati dell’Unione si ritrovano in deficit devono rivolgersi ai mercati finanziari mondiali, alle loro speculazioni e ai grandi investitori, del tutto indifferenti al futuro dei popoli e delle nazioni. Un editoriale d Guido Rossi su Il Sole 24 Ore.

Ue, meno ambiguità di comportamenti ora vera federazione

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