Derivati, l'Italia rischia ancora

ll Tesoro dovrebbe comunicare il valore nozionale, il risultato netto, la data di inizio, la data di chiusura e la controparte di tutte le operazioni in derivati che si sono chiuse (comprese quelle che si sono chiuse per novazione del contratto). Il ministro si è dichiarato contrario ad una totale trasparenza, per paura che questa trasparenza indebolisca la posizione contrattuale del Tesoro stesso. Questa tesi è giustificata solo se i contratti sono ancora aperti. Per i contratti chiusi, non c’è motivo di tenerli segreti se non coprire possibili errori fatti dal Tesoro. Un articolo di Luigi Zingales su Il Sole 24 Ore.

Ma a Roma in via XX Settembre sono incompetenti?

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Rischio Lehman Brothers 2.0

Ci troviamo in una nuova era, l’era glaciale della finanza. Le principali banche centrali, a furia di non affrontare gli eccessi degli ultimi anni della finanza (ad esempio evitando riforme nella direzione di una separazione tra banche tradizionali e banche di investimento) hanno assecondato le svariate bolle che la finanza privata ha creato, finendo anch’esse in bolla, ovvero tutte ad armeggiare con tassi azzerati e manovre di iniezione monetaria per contrastare il fisiologico rischio di deflazione globale che ne è scaturito. Un editoriale di Vito Lops su Il Sole 24 Ore.

Bolla finanziaria all'orizzonte, l'ennesima

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