Le leggi ormai le fa solo Palazzo Chigi

Italia esempio di repubblica parlamentare. Un tempo forse, oggi non più. Oggi è il tempo del “premierato all’italiana”, come titola in modo efficace e graffiante il rapporto di Openpolis (scarica) che mette sotto la lente di ingrandimento genesi, natura e tempi di approvazione delle leggi approvate nella XVII legislatura, quella iniziata tre anni fa con Letta e proseguita negli ultimi due con Renzi. Un articolo di Thomas Mackinson su il Fatto Quotidiano.

L'Italia non è più una repubblica parlamentare

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Il mondo è impreparato ad affrontare crisi epocali

Nella nostra vita politica (un po' di tutti i regimi democratici, non parliamo poi dell'Italia) manca, infatti, qualsiasi istanza, qualsiasi organismo deputato a riflettere, prevedere e magari programmare qualcosa sui tempi medio-lunghi. Le democrazie europee vivono giorno per giorno. I loro esponenti, alle prese con scadenze elettorali più o meno continue e ravvicinate, possono pensare solo a quanto succederà fino a quel giorno. Al futuro ci penserà il prossimo governo. Può la democrazia - la quale nella nostra versione liberale è ormai identificata con una sempre più autonoma manifestazione della soggettività - sperare di riuscire a influire in senso prescrittivo sul modo d’essere e d’agire dei singoli? E con quali strumenti? Un editoriale di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera.

Gli scenari di crisi che mettono paura all'Occidente

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Riforma del Senato, un pericolo per la democrazia? No

C’è una critica persistente alle riforme elettorali e istituzionali promosse dal governo Renzi e dalla sua maggioranza. Quella di favorire un’involuzione autocratica della democrazia repubblicana. Una critica pesante, che merita di essere presa in considerazione per l’autorevolezza delle voci da cui viene, ma non condivisibile. Se l’autocrazia è una forma di governo in cui il potere è concentrato in una sola persona, per involuzione autocratica della nostra democrazia s’intende un sistema di governo in cui il potere decisionale è concentrato nell’organismo esecutivo e nel suo leader (il primo ministro). Secondo i critici del governo Renzi, la combinazione di una legge elettorale maggioritaria (l’Italicum), con capilista scelti dalle segreterie di partito, e di un Senato costituito di rappresentanti delle autonomie territoriali (regioni e comuni), privo però del potere di dare o ritirare la fiducia al governo, produrrebbe necessariamente un esito autocratico. Un editoriale di Sergio Fabbrini su Il Sole 24 Ore.

La democrazia non è in pericolo

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