Comuni in dissesto, è allarme per Palazzo Chigi

Negli anni passati il debito è stato la grande leva che ha permesso ai sindaci di poter disporre di notevoli entrate aggiuntive per finanziare, tra l'altro, propagande elettorali e clientelismi. Disponibilità di cassa – priva di reali coperture - che ha consentito di presentare ai propri elettori, di volta in volta, bilanci allegri e immaginifici, lasciando in eredità alle amministrazioni successive l'onere di dover far fronte ai deficit che man mano si accumulavano. A onor del vero, ma non certo a difesa dei tanti casi di malagestione amministrativa, va ricordato che i Comuni italiani hanno subito pesanti tagli alle entrate da parte dei governi durante gli anni dell'austerity. Nel periodo 2010-2015 la sforbiciata alle loro entrate è stata pari complessivamente a 8,6 miliardi di euro. Un'ulteriore riduzione della capacità di spesa per 2,5 miliardi è stata determinata poi dall'istituzione del "Fondo crediti di dubbia esigibilità". Una serie di articoli di Alberto Custodero, Paolo Griseri, Claudio Reale e Alessanro Cecioni su la Repubblica.

Comuni falliti (o quasi) d'Italia

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Grecia di fronte ad un bivio, default dietro l'angolo

  • Pubblicato in Esteri

Tsipras non può sconfessare gli impegni assunti dal suo Paese in cambio di assistenza e poi pretendere che i suoi rapporti con i partner, che quell’assistenza gli hanno garantito, restino “business as usual”. Non può fare il rivoluzionario a costo zero. Quando tentò e fallì nel suo esperimento socialista, Mitterrand provocò un disastro molto più nazionale che europeo. certamente sarà realista come il presidente francese egli anni ottanta. Alexis TsiprasUn editoriale di Adriana Cerretelli su Il Sole 24 Ore.

Syriza scenderà a patti con l'Europa

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Roma sanguisuga grazie sia al centrodestra che al centrosinistra

Dall'Atac agli appalti. La realtà della giunta capitolina e delle sue società partecipate resta invece un mondo a parte. Con il comune in default, la spesa corrente è cresciuta al galoppo dai 4,1 miliardi del 2009 ai 5,1 miliardi del 2012. Secondo gli ispettori di via XX Settembre, non è neanche attendibile il lieve surplus nei conti presentato nel 2012: se si tiene conto dei debiti spazzati fuori bilancio e dei crediti in realtà inesigibili, dunque posticci, emerge "un reale disavanzo di amministrazione di circa 485 milioni di euro". Così Federico Fubini su la Repubblica.

Roma, default evitato grazie ai soldi di tutti gli italiani

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