L'Italia fatica non poco ad assimilare comportamenti accettabili dai partners della Ue. A dispetto di tutte le Cassandre interne ed esterne l’Europa non si è lasciata però traviare dalla dissoluta Italia. Certo, alcuni Paesi del Vecchio Continente non sono esempi di buongoverno, ma il senso comune dell’Unione non risulta ammaliato dal libertinismo finanziario della Penisola. Soprattutto nell’Europa del Nord la deriva mediterranea nella gestione della cosa pubblica non ha generato pericolosi imitatori. Il che, obiettivamente, non è di poco conto. La linea della palma, direbbe la buonanima di Leonardo Sciascia (1921-1989), è arrivata a Varese, ma, per fortuna, non ha oltrepassato la frontiera. Così Giuseppe De Tomaso su La Gazzetta del Mezzogiorno.

Italia, incompresa in Europa

L'ultima trovata del governo è obbligare tutti gli imprenditori, piccoli e grandi, commerciati, artigiani e professionisti, a dotarsi di Pos per tentare di combattere l'evasione fiscale che dilaga da decenni come un fiume in piena. Certo è che le cifre dell'evasione  sono allarmanti. Qualche centro studi parla di 180 miliardi di euro che sfuggono ogni anno al fisco. Di vendere l'immenso patrimonio pubblico o di diminuire la colossale spesa pubbblica ancora non si parla. Così Giuseppe De Tmaso su La Gazzetta del Mezzogiorno.

Renzi prova a combattere l'evasione fiscale

La tombola del premier. Le minoranze di Camera e Senato, dai forzisti ai grillini, dai vendoliani ai montiani, si dividono al loro interno in due plotoni: coloro che vogliono consegnarsi oggi a Renzi e coloro che vogliono consegnarsi domani. Roba che se il Ragazzo di Palazzo Chigi volesse anticipare la verifica nelle urne, si muoverebbero i controllori delle Nazioni Unite per verificare la valanga di schede che, molto probabilmente, inonderebbe le stanze del baby- condottiero sceso a Roma da Palazzo Vecchio. Tutti ormai sperano in Matteo. Così Giuseppe De Tomaso su La Gazzetta del Mezzogiorno.

Renzi sta sbaragliando il campo: quello del Pd e quello degli oppositori