Renzi ha ucciso il Pd e seppellito la Destra

Nel sistema dei partiti, vuoi sul tavolo delle proposte politiche, vuoi in lizza per eventuali leadership alternative, oltre il Pd di Renzi - cioè oltre Renzi - non c’è più nulla: solo una tabula rasa . Non a caso al presidente del Consiglio arride un consenso plebiscitario che non conosce confini di Destra e Sinistra, avendoli egli cancellati virtualmente tutti ed essendo rimasto di fatto l’unico in campo. Il suo successo si accompagna dunque alla solitudine. È la solitudine di un giovane vincitore, certo. Ma proprio in quella solitudine, bisogna dirlo, c’è qualcosa che inquieta: l’ombra di un rischio, il sentore di un eccesso. Così Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della sera.

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Berlusconi negli anni in cui troneggiava a Palazzo Chigi seguiva l’onda dei sondaggi, a costo di cambiare idea tre volte al giorno, se gli piovevano sul tavolo tre rilevazioni differenti; Renzi non sonda, consulta. Il 15 settembre s’aprirà la grande consultazione sulla scuola, dopo quella sullo sblocca Italia, sulla giustizia, sulla burocrazia, sul Terzo settore. Anche la riforma costituzionale (art. 71) fa spazio a nuove «forme di consultazione». Così Michele Ainis sul Corriere della Sera.

Renzi, uomo solo al comando non convince (il suo partito)

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