La vittoria di un spericolato Tsipras

Le semplificazioni manichee, il trionfo di apodittici luoghi comuni, che oggi guidano gli assalti dei partiti anti-sistema come la paludata propaganda dei partiti “perbene”, non offrono un quadro onesto e veritiero della realtà europea. Quando si afferma che la Germania paga troppo per un euro inquinato dalla presenza greca e i suoi cittadini soffrono troppo per i bassi tassi che deprimono conti e risparmi, si tace sui benefici, 90 miliardi, che quei tassi fruttano alle casse dello Stato e all'orgoglio tedesco del pareggio di bilancio per il secondo anno consecutivo. Per non dire dei vantaggi competitivi per le loro imprese. Un articolo di Adriana Cerretelli su Il Sole 24 Ore.

   

L'Europa teme molto Grexit

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Grexit o no-Grexit, questo il problema

È il terzo dopo il primo “pacchetto” da 110 miliardi di euro del 2010 e il secondo piano di salvataggio da 172,6 miliardi del 2012. Di tutto quello che i rappresentanti del nuovo governo greco avrebbero potuto mettere sul piatto, forti del loro mandato elettorale, la volontà politica espressa in quel “non voler ripagare il debito” ha sortito l’effetto di una polpetta avvelenata, inaccettabile perchè mortale per qualsiasi creditore. Da quello che si apprende da fonti bene informate, il negoziato si è subito bloccato di fronte a questo ostacolo insormontabile: nessun creditore infatti è disposto a venire incontro al debitore, a concedere per esempio un periodo di grazia o un’estensione del piano di rimborsi o un alleggerimento degli interessi, se il debitore stesso è il primo a dirgli di non avere alcuna intenzione di ripagare il debito. Un articolo di Isabella Bufacchi su Il Sole 24 Ore.

 

   

Grecia-Ue, se manca la fiducia...

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Elezioni in Grecia, paura per il successo di Tsipras

Nessuna banca, fondo d’investimento o finanziaria tedesca o francese si troverebbe in serie difficoltà, chi aveva in portafoglio il debito greco ha infatti avuto negli ultimi cinque anni tutto il tempo di sbarazzarsene rivendendolo, grazie all’intermediazione dell’Unione Europea, a governi, istituzioni sovranazionali o a spregiudicati speculatori. In altre parole, le conseguenze peggiori del Grexit per i mercati finanziari sono state rimosse ed il prezzo è stato la la contrazione dell’economia greca, che in cinque anni si è ridotta di circa un quarto. I greci hanno pagato e continuano a pagare per gli errori commessi dai loro politici su consiglio dell’alta finanza e con il beneplacito dell’Unione. Così Loretta Napoleoni su l Fatto Quotidiano.

Grecia fuori dall'euro? Possibile

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