Venezia e Suzhou: due città sull'acqua in dialogo

Venezia e Suzhou: due città sull'acqua in dialogo

Immersi  nei colori e nei sapori  dell’epoca d’oro di Venezia che cogliamo  mentre camminiamo lungo le sale di Museo Palazzo Mocenigo, giungiamo nel salone centrale, chiamato portego, dove possiamo visitare la rassegna L’ASSE DEL TEMPO, il primo appuntamento delle celebrazioni in onore di Marco Polo, il grande viaggiatore veneziano famoso nel mondo e di cui quest’anno ricorrono i settecento anni della sua scomparsa.

In esposizione vedremo gli abiti e i preziosi tessuti di Suzhou, metropoli cinese gemellata con Venezia dal 1980.  Venezia e Suzhou sono due città sull’acqua, attraversate da ponti, come abbiamo potuto ammirare oggi, ascoltando il discorso del sindaco di quella comunità, trasmesso in diretta per l’occasione dell’inaugurazione.

Nell’affascinante palazzo, appartenuto al ramo cadetto dei Mocenigo, per tradizione ambasciatori come il “grande” Marco Polo, ci pare di odorare  il profumo delle spezie mentre vediamo  tavole imbandite con cristalli e porcellane, fra cui si “muovono” camerieri ben vestiti. Si “incontrano” dame e signori impegnati in chiacchiere nelle sale e nei corridoi,  dove i  quadri appesi alle pareti illustrano scene di vita e vedute di città.  In questo habitat dal sapore di favola, scopriamo una ventina di abiti, creazioni originali, tessuti e fedeli repliche di antichi vestiti provenienti dal Museo della Seta della città orientale.

Suzhou e Venezia sorgono ai due estremi della Via della Seta e il viaggiatore veneziano nel Milione  descriveva Suzhou come una molto nobile città. Marco Polo era anche un diplomatico e nei discorsi dei promotori e rappresentanti della città si è sottolineato il legame con il paese cinese e l’apertura della città di Venezia da sempre  verso il mondo.

Il Museo della Seta di Suzhou è un centro di studi e ricerca e si occupa della tutela della millenaria tecnica di tessitura che rese celebre la seta della regione dello Jiangnan. Sono parte ancora oggi del prezioso patrimonio culturale immateriale della Cina le creazioni come il broccato della dinastia Song, il lampasso, il Kesi, tappezzerie in seta e il tipico ricamo di Suzhou, noto come pattern velvet di cui, durante la  mostra che proseguirà fino al 29 febbraio, potremmo conoscerne il  pregio.

Marco Polo sempre parlando di Suzhou rivelava nel Milione  che nella stessa: molti drappi di seta fanno, e sono ricchi mercatanti. Una tradizione quindi che appare secolare, se non millenaria.

La mostra è curata da Qian Zhaoyue, Direttore del Museo della Seta di Suzhou, Liu Xu Dong, Consulente del Museo della Seta di Suzhou, Chiara Squarcina, Responsabile del Museo di Palazzo Mocenigo, Massimo Andreoli, Presidente Wavents srl e da Laura Fincato, Cittadina Onoraria di Suzhou.

Il progetto è promosso dal Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo della Seta di Suzhou, Ufficio Affari esteri del Governo Popolare Municipale di Suzhou, Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, Ufficio Municipale di Suzhou per la Cultura, la Radio, la Televisione e il Turismo, Radio e Televisione Media Group di Suzhou.

Patrizia Lazzarin, 10 gennaio 2024

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