Incontri asolani sulle “note” di Teodora

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Al violoncello è riservata l'apertura del Festival Internazionale di musica da camera 'Incontri Asolani', giunto quest'anno alla sua 46esima edizione e promosso da Asolo Musica – Veneto Musica, che si terrà dal 30 agosto al 13 settembre, tra la Chiesa di San Gottardo e il Teatro Duse. Il Festival è dedicato a Teodora Campagnaro, una violoncellista che fondò con Titta Rigon al pianoforte e Sonig Tchakerian al violino, il Trio Italiano, un esempio di eccellenza cameristica con esperienze internazionali. Teodora, 'Teo' per gli amici morì il 9 luglio 2004 a soli 41 anni, per un male incurabile.

Gli spazi scelti per gli spettacoli possiedono essi stessi il fascino del borgo che li racchiude, un luogo che pare immutabile e sulle cui strade si sono uditi i passi di tanti artisti e letterati innamorati degli scorci che si aprono, tra i palazzi, sulle colline tutt'intorno. Una terra ricca di Storia e storie, dove il silenzio impreziosito di rimembranze si colora delle note musicali, nel mese di settembre.

Luogo d'elezione per i cinque concerti l'incantevole Chiesa di San Gottardo, ubicata tra le due vie d'accesso al borgo medievale, l'antico Foresto Vecchio e il più recente Foresto Nuovo ed eretta su resti longobardi. L'ultimo appuntamento, il sesto concerto in cartellone, è al Teatro Duse, il Teatro Comunale intitolato all'attrice che si innamorò di Asolo nel 1919, ospite dell'amica Lucia Casale, e decise di comprare qui una casa. Morì negli Stati Uniti, ma volle essere sepolta ad Asolo.

Nel Teatro a lei intitolato, venerdì 13 settembre si conclude il Festival 'Incontri Asolani' con uno spettacolo, da un'idea di Mirko Sernagiotto, composito e ricco di spunti culturali. I testi sono.., del 'Signor Dante Alighieri ma anche di Guido Barbieri, musicologo raffinato e colto, anima storica di Radio3 Suite e, di un altro Dante, quel londinese Gabriel Rossetti, fondatore del movimento dei Preraffaelliti, che fu anche poeta. La serata si intitola 'Il sogno dei sogni' Dante Alighieri e Dante Gabriel Rossetti: universi sonori e visivi e si costruisce sulle musiche originali di Andrea Melis e Guido Morini e su quelle 'storiche' di Francesco Landini e Guillaume Du Fay. Protagonisti l'ensemble di musica medievale 'laReverdie' e Carlo Valli che sarà la voce di Dante Alighieri con Francesco Zanetti che farà rivivere il pittore poeta Rossetti. Arricchiscono lo spettacolo le multivisioni di Francesco Lopergolo e i disegni luci di Carlo Villa.

Lungo la prima decade del mese dei settembre, nella Chiesa di San Gottardo potremmo ascoltare soprattutto tanta buona musica, declinata sulle quattro corde del violoncello. Un professore e i suoi allievi con 8 violoncelli in tour si lanciano in un viaggio sul pentagramma che spazia da Gesualdo da Venosa a Penderecki, senza dimenticare Dowland, Mozart, Ferrabosco, Schubert, Seidelmann e Piazzolla. Venerdì 30 agosto 'I violoncelli del Mozarteum' faranno muovere 32 corde dell'anima, per questo strumento ad arco che è il più simile ai timbri della voce umana. Un ensemble unico che vede alla direzione Giovanni Gnocchi, docente al Mozarteum, esibirsi coi suoi allievi che provengono non solo dall'Italia, ma anche da Austria, dalla Spagna e dall'Olanda.

Dopo questa 'pax europea' violoncellistica, mercoledì 4 settembre il violoncello di Luigi Piovano dialogherà con il violino di Markus Placci, nel concerto 'Due archi tra Barocco e Novecento'.

Il momento pianistico sarà quest'anno con Davide Cabassi che accompagnato dalla voce narrante di Francesco Zanetti, venerdì 6 settembre ricorda il grande Shakespeare con 'Shakespeare in love' su musiche di Smetana, Beethoven, Debussy e Prokofiev.

Due voci poi riempiono lo spazio della Chiesa di San Gottardo, lunedì 9 settembre. Mariangela Gualtieri, la poetessa di Cesena dialoga con il violoncello di Mario Brunello che suona Bach, Sculthorpe, autore australiano, Gubajdulina e Curtoni. Il concerto per violoncello e voce recitante si chiama 'Acqua rotta'. A scandire il tempo in scena è "quasi-zero", l'installazione di Gianandrea Gazzola, così raccontata dall'artista: «Un cristallo d'acqua gelata, sospeso a mezz'aria tra due lunghe aste sottili ...

Mercoledì 11 settembre le musiche di Bach, Ysaÿe e Paganini risuoneranno nel luogo sacro di San Gottardo con il talento del 22enne cinese Simon Zhu. Egli è stato il vincitore del 57esimo Concorso Internazionale 'Premio Paganini', decretato dalla giuria presieduta da Salvatore Accardo e con la direzione artistica del pianista Nazzareno Carusi.

La prossima edizione sarà nell'autunno del 2025 e vedrà nella Giuria il nuovo Presidente Uto Ughi accanto al direttore artistico Nicola Bruzzo.

I sei concerti degli 'Incontri Asolani' che godono il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Veneto, della Provincia di Treviso, del Comune e dell'Assessorato alla Cultura e della Parrocchia di Asolo vedono alla guida il direttore artistico Federico Pupo.

Patrizia Lazzarin, 4 settembre 2024

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Acqua, hai in pugno tutte le vite

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Acqua hai in pugno tutte le vite. Una frase densa di significati, pronunciata da una voce formata di terra color ocra mescolata a zucchero, ma anche percepita nella sua qualità miracolosa, grazie ai suoni di una musica che nei suoi  movimenti e ritmi ne restituiva l’essenza. Musica e poesia  hanno cantato ieri sera un’ode all’acqua con Mario Brunello e Mariangela Gualtieri, al Teatro al Castello “Tito Gobbi” di Bassano del Grappa. Le parole cadenzate, come frammenti di versi, della poetessa, nella loro lenta alternanza, hanno saputo affascinare i nostri pensieri. Si coglieva la maestosità della Natura e il senso panico che ci unisce a lei.

L’Acqua è un elemento  che possiede molti nomi. La incontriamo in tutte le cose che ci circondano: nello scrosciare di cascate impetuose, nel fresco ruscello che scende dalle colline, fra la nebbia che avvolge case e prati, come pioggia che scende delicata sui nostri vestiti o grandine che irrompe sulle nostre vite. Mari, Oceani … Differenti parole che indicano una sostanza di cui tutti siamo composti. Emerge il potere creativo del Logos. L’acqua ora acquista le sembianze di una dea che è ovunque. Potremmo pensare ad essa come a un iniziale incontro con il Divino. Forza buona o  … che non mostra pietà nel suo disegno sconosciuto.

Mari, superfici stupende che sentiamo quando ci immergiamo simili nella loro sostanza a quel liquido amniotico in cui tutti abbiamo galleggiato prima di nascere. Ricordi ancestrali. Nel paragone comprendiamo in minima parte la potenza dell’Infinito. Un tempo  dunque senza fine che le gocce d’acqua dell’opera d’arte di Gianandrea Gazzola, sulla scena, nella cadenza ritmica del loro cadere, facevano percepire nel suo trascorrere.

La notte che copriva le voci e la musica degli artisti sul palco aveva creato una nuvola di pace nei nostri cuori. Il musicista trasformava le parole, il mondo raccontato dalla poetessa, in armonia di sentire. Era un tempo lieve, dove abbandonare gli affanni del quotidiano e del contingente per aspirare alla grandezza dell’Universo.

Sulle note del violoncello la voce narrante ci spiegava il probabile arrivo dell’acqua nel nostro pianeta dal cielo. Come era giunta a noi? Una cometa l’aveva portata: un astro proveniente da luoghi non immaginabili dalla mente umana. Quell’acqua che ora beviamo in un bicchiere. Liquido magico che impedisce a noi di accartocciarci come le foglie secche  che spostiamo coi piedi camminando. Mariangela suggerisce di accogliere quello che viene dal mare, forza buona, ma anche capace di muovere la sua superficie con onde giganti che travolgono velieri alti come palazzi e gettarli nel fondo fra pesci ignari che continuano, nell’immensità profonda, il loro percorso vitale.

Accogliere quelle persone che il mare ci porta.  E la mente subito corre a quei gommoni pieni di persone in balia dell’acqua che a volte sembra arrabbiata. Ci impedirà essa di trasformare la nostra sostanza in pietra dura, non più in grado di sentire, di “riconoscere” persone e cose?

Lo spettacolo ha avuto un’accoglienza molto gradita da parte del pubblico che con i suoi applausi ha invitato ripetutamente a tornare sul parco Mariangela Gualtieri e Mario Brunello. Mariangela ha voluto allora ricordare la scomparsa di Michela Murgia immaginandola nel momento in cui  trapassa il nero e il buio per giungere nell’azzurro, in un’altra vita possibile.

E poi le sue  parole sono diventate un  ringraziamento alla Bellezza della Creazione. Tante stille, gocce di meraviglia che per ragioni di spazio si vogliono condensare  solamente in una breve frase. Grazie al colore che la rosa ci regala e non sa di farlo. Colori e profumi, assieme a un’innocente consapevolezza ci hanno restituito lo stupore di un bambino che si affaccia alla vita.

Questo spettacolo, inserito nel cartellone di Opera Estate, racconta il  sodalizio fra Mario Brunello e Mariangela Gualtieri, violoncello e voce poetica, capaci di mettersi  in dialogo con una speciale attenzione al tema dell’acqua, sentita e cantata come preziosa viva sostanza, intelligente e una, malgrado i suoi molti nomi.

In scena con loro, a scandire il tempo goccia a goccia, ‘’quasi-zero’’, l’installazione di Gianandrea Gazzola. La partitura musicale di Acqua Rotta spetta al violoncello di Mario Brunello che qui unisce le perfette architetture sonore di Bach, alla musica contemporanea di Sofia Gubajdulina, Peter Joshua Sculthorpe e del giovane Lamberto Curtoni. Il testo è composto in gran parte da versi inediti, scritti per questa occasione da Mariangela Gualtieri.

«Da lungo tempo con Mariangela avevamo in mente questa collaborazione tra parola e suono sul tema dell’acqua – racconta Mario Brunello – Abbiamo iniziato le prove con la siccità dello scorso fine inverno e ultimate, come un segnale chiaro della natura, con l’alluvione che Mariangela ha vissuto proprio nella sua terra, a Cesena. L’acqua comanda, l’acqua segna il tempo della vita, che ci sia o che non ci sia va presa sul serio. Come la musica, come la poesia. Per questo abbiamo voluto la presenza in scena anche dell’acqua, gocce che daranno il tempo al nostro dire, al nostro suonare e all’ascolto».

Patrizia Lazzarin, 12 agosto 2023

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