I leader, o sedicenti tali, "assassini" dei partiti storici

Quando il partito personalizzato diventa partito personale, le cose si fanno complicate. Il partito inizia e finisce con il leader. La successione è impraticabile: è il caso di Berlusconi e Forza Italia. Singolarmente, sembra però seguire una strada non molto diversa anche un partito che, al contrario, vanta una lunga tradizione di leadericidi, ma diventato poi partito del capo. Con Renzi: il leader che voleva sbloccare il Paese e ha finito per congelare il proprio stesso partito. Il commento di Fabio Bordignon sul Messaggero Veneto.

La trasformazione dei partiti in partiti personali, un disastro

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Europee, è campagna elettorale continua

  • Pubblicato in Esteri

Stiamo assistendo alla replica linguistica della campagna che condusse (nel 2016) al referendum sulla Brexit. Anche allora c’erano leader (come Nigel Farage o Boris Johnson) divenuti popolari per la loro capacità di mobilitare il disprezzo nei confronti dell’Unione europea (Ue), disprezzo alimentato dalle bugie (non contrastate) sulla «degenerazione tecnocratica di quest'ultima» o «sui soldi che si sarebbero recuperati» uscendo da quest’ultima. Il commento del prof. Sergio Fabbrini su Il Sole 24 Ore. 

Altro motivo di scontro con Bruxelles: il nuovo bilancio Ue

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