Occorre cambiare l'architettura dell'Europa

L’Europa non è una prigione ma — potenzialmente — uno straordinario strumento di progresso per i suoi cittadini e per l’economia globale. Chi oggi pensa questo deve avere il coraggio di affrontare il problema dell’euro e ammettere la necessità di ripensarne l’architettura non solo economica ma anche politica. Il successo di Martin Schulz in Germania e di Emmanuel Macron in Francia fa sperare che questa non sia solo una posizione velleitaria. Per l’Italia sarà difficile essere protagonista di un’evoluzione politica del genere. L'editoriale di Lucrezia Reichlin sul Corriere della Sera.

L'Europa deve cambiare strada, altrimenti muore

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Inizia l'era Trump, la Cina guarda all'Europa

  • Pubblicato in Esteri

Ma se la nomenklatura di Pechino vedesse crescere un’Unione europea davvero forte e solidale, allora la Cina non mancherà di corteggiarci. Il problema con voi, ha detto Shy Zinquin, un gerarca del commercio estero, è che «bisogna negoziare con i singoli Paesi, mentre una trattativa di insieme sarebbe molto più proficua». E qui veniamo a un altro problema: quello di cui s’è fatto portatore a Berlino il presidente Gentiloni impegnato, come tutti gli europeisti convinti, a “salvare ad ogni costo il soldato Merkel”, l’unico leader continentale all’altezza delle sfide che attraversano il mondo. L'opinione di Giancesare Flesca sul Messaggero Veneto.

Davos, la Cina guarda all'Europa

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L'Europa non cambia marcia, si spera in Schulz

Speriamo che Merkel, se sarà confermata cancelliere, consegua “almeno” due risultati: gli eurobond ovvero titoli di debito pubblico europei; un apparato di difesa comune. Perchè,se vuole passare alla storia come Kohl,non basta eguagliarlo per la durata di cancellierato. L'editoriale di Alberto Quadrio Curzio su IL Sole 24 Ore.

La Germania, aspettando Schulz, non demorde, impone l'austerity alla Ue

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