Il sentimento del mare

Il sentimento del mare

Il mare reca sensazioni intense anche a guardarlo, stesi su una spiaggia o abbarbicati  ad una roccia, sulla scia di una corrente marina che corre fra  noi ed esso e diventa amore. Nasce con lui il  sentimento dell’immenso.

 Mentre navighiamo su una barca ad una velocità in cui le onde si frangono con vivacità sullo scafo, fra le grida vivaci dei passeggeri, e il turbinio delle acque blu che rendono avventuroso il nostro viaggio, si fanno spazio domande che provengono al tempo stesso dal nostro cuore e dal nostro cervello. Stiamo vivendo una miniera di emozioni fluttuanti che fanno traballare le nostre certezze usuali mentre osserviamo la superficie marina davanti ai nostri occhi che appare in tutta la sua bellezza.

Vorremo incontrare quell’alterità. Un luogo fatto d’acqua che potremmo penetrare senza ferirci. Un elemento  che ci seduce, ma con cui possiamo convivere solamente seguendone il ritmo che gli è proprio. Il mare è forza, è potenza: onde altissime che rovesciano barche alte come palazzi di cinque, sei piani, forse dodici. Il mare, gli oceani  sono anche i loro  i fondali dove a 50 -70 metri si inabissano i sub alla ricerca di pesci e  coralli.

Il libro Il sentimento del mare della scrittrice palermitana Evelina Santangelo ci consegna un dono straordinario perché l’autrice ci conduce ad immergerci nella Natura grazie ad  una percezione profonda di essa. Ci restituisce così ad un liquido primigenio ricco di vita. La profondità del mare ci affascina e la curiosità ci spingerebbe sui fondali a tracciarne e scoprirne le strade che si perdono … Indescrivibile quasi.  Quali parole possono tradurre il suo sentimento, la sua forza?

 Evelina racconta il suo mare: il Mediterraneo, rotta di grandi traffici dall’antichità, con i fenici, i greci, i romani e “regno” delle grandi Repubbliche marinare come Venezia e Genova. Il Mare ci restituisce tantissime storie del passato come con i vecchi relitti con tutto il loro prezioso contenuto, o quando si scoprono miracolosamente statue gettate a mare che a loro volta potrebbero svelarci nuovi misteri.

Il mare di oggi sono anche le cronache che leggiamo sui giornali e sanno graffiare come rovi la nostra sensibilità con vissuti che del mare raccontano ... fatti che avrebbero potuto non avvenire. Sentiamo  il dolore e la rabbia dei parenti per quello che si sarebbe potuto evitare come il sequestro libico  delle navi e dei loro centootto passeggeri di Mazara del Vallo.

Il mare di Evelina è il mare che lei ama ed è anche quello  di tante persone che lo vivono. Esso è una  risorsa per i pescatori per i quali spesso è anche passione che supera le altre. Una vita fatta di immensa fatica, che brucia le mani, il viso. Pesca del gambero bianco, rosso, tonnare, pesce a … Tanti pesci, differenti modalità, tempi e strumenti per catturarli. Il mare nel libro è infatti  fonte di vita, energia, fatica.

Esso diventa salvezza spirituale come per la protagonista che ha rischiato di morire per problemi di cuore. Dentro quell’elemento liquido lei, come tanti sub che scendono in apnea senza bombole ritrovano se stessi. Se stessi nell’alterità.

Il libro racconta anche di altri mari e di oceani e  di imprese entrate nella Storia. Questo elemento liquido può diventare sogno, miraggio come  quando nel 1968 venne lanciata  la Golden Globe Race: una regata in solitario senza scali che doveva doppiare il Capo di Buona Speranza, Capo Leeunwin e Capo Horn. Per Donald Crowhurst, un tecnico elettronico che curò di persona la costruzione del suo trimarano innovativo, quel sogno divenne follia.

Nel mare e con il mare “vivono” tanti esseri umani che conducono una vita molto diversa da quella comune. Le Ama, le donne giapponesi pescatrici di perle sono capaci di immergersi a trenta metri di profondità anche sessanta volte in un’ora e mezza.  Quale potrebbe essere il nostro mare …

Esso come una donna che racchiude una nuova vita, sembra rendere tangibile l’infinito. Sulla spiaggia di  una baia solitaria dall’acqua cristallina  ritmata dallo sciabordio delle onde dove siamo arrivati per caso,  in quell’immensità sentiamo rigenerare la nostra anima.

 Ci aiuta nella comprensione  concludere le riflessioni sul libro di questa scrittrice prolifica che annovera differenti pubblicazioni e che ha ricevuto molti riconoscimenti letterari, estraendo dalla sua ultima fatica: Il sentimento del mare, alcune delle sue frasi. Il mareQuesta irriducibilità scandita dalla geografia ignota dei fondali  di cui è stato cartografato appena un quinto della superficie; l’imprevedibilità con cui fa i conti chiunque vada per mare, anche il più esperto dei naviganti; la vastità della vita marina in cui fatichi a distinguere animali e vegetali … l’incommensurabile concentrazione del plancton microscopico e di contro la colossale mole dei cetacei che affiorano a pezzi dalle acque … Entità illimitata anche se non infinita né inesauribile come a lungo si è creduto … Entità illimitata, mastodontica e, però, fragile, da quando il mare ha cominciato a mostrare i segni del suo male, che poi è il nostro male quotidiano fatto al mare, che non sa …

Patrizia Lazzarin, 1 agosto 2023

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