Il viaggio che Zelensky può fare e Putin no

  • Pubblicato in Esteri

La differenza tra Zelensky e Putin, tra un uomo libero e uno no!

Perfetto il tempismo del viaggio Roma-Vaticano-Berlino del presidente ucraino. Ha una fortissima dimensione di diplomazia pubblica. Nella quale Kyiv domina, Mosca è in affanno. Zelensky viaggia. Dove vuole, sicurezza permettendo. Putin è asserragliato nel Cremlino – quando si affaccia fuori porta ci si domanda addirittura se non utilizzi un sosia (probabilmente no). Questo permetteva a Zelensky di affrontare a viso aperto anche l’impegnativo colloquio con papa Francesco (...) La partita dell’Ucraina non è solo la guerra contro la Russia, è il futuro con l’Europa. Qui ha trovato piena sponda. Mattarella gli ha confermato il “sostegno italiano alla candidatura Ue”. Il commento dell'amb. Stefano Stefanini sul sito Formiche.

Leggi tutto...

Comunicazione e verità. La storia si ripete come tragedia

  • Pubblicato in Esteri

Le democrazie non vanno mai equiparate alle dittature

Se non fosse stato per un giovane eroico giornalista gallese, Gareth Jones (1905-1935), il mondo non avrebbe mai saputo, negli anni Trenta del secolo scorso, del genocidio per fame (Holodomor) provocato da Josif Stalin (1878-1953) in Ucraina tramite la requisizione di tutto il grano colà prodotto (...) L'obiettivo di Stalin negli anni Trenta era fiaccare l'opposizione dei contadini alla collettivizzazione forzata introdotta, nell'Urss, dopo la mini-apertura al mercato voluta da Vladimir Ilic Lenin (1870-1924) con il varo della Nep (Nuova politica economica); finanziare, attraverso la vendita, all'Occidente, dei raccolti agricoli ucraini, i programmi di industrializzazione pesante previsti dai piani quinquennali del Cremlino. Risultato della confisca alimentare: un'ecatombe nella nazione già definita granaio d'Europa. Gli storici oscillano da un minimo di quattro milioni di vittime a un massimo di nove. Il commento di Giuseppe De Tommaso sul sito Formiche

Leggi tutto...

Gli scenari in Ucraina, le offensive di primavera

  • Pubblicato in Esteri

Guerra in Ucraina: attesa per L'offensiva di primavera di Kiev

Nelle attuali condizioni, nell’impossibilità di una vittoria decisiva sul campo, non sembra esservi alternativa alla trasformazione della guerra in una guerra prolungata. Essa non potrà, almeno per il momento, terminare con una soluzione di tipo coreano, cioè con una tregua prolungata, seguita dal congelamento del conflitto sulla linea raggiunta dal fronte e dall’adozione di garanzie di fatto dell’Occidente a favore di Kyiv. Le considerazioni del gen. Carlo Jean sul sito Formiche.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Newsletter

. . . .